“Vi siete mai sentiti i salvatori di qualcuno? Vi siete mai resi conto di essere stati i cattivi di una situazione? Avete mai desiderato che quella giornata di pesca, o quella partita di pallavolo, diventasse il resto della vostra vita? Se siete sufficientemente consapevoli della vostra esistenza, probabilmente la risposta è sì.
Solo che in una o in tutte queste situazioni, abbiamo continuato a vestirci in borghese.
Abbiamo continuato ad essere assolutamente anonimi nei nostri comodi vestiti. Niente che caratterizzi le nostre azioni o i nostri desideri attraverso l’abito indossato.
Ecco cosa mi da serenità durante i Lucca Comics. In quei giorni so esattamente chi ho davanti. Un intero mondo di persone di cui so la storia (o posso in qualche modo conoscerla). Gente a cui domandare ‘chi sei?’ e che ti sa rispondere.
Ho compreso questa cosa, mentre in questi due giorni a Lucca Comics, ho navigato in mezzo alla gente. Mi sono totalmente lasciata trasportare. Non sono una appassionata di qualcosa in particolare, quindi per me questo evento diventa un modo per conoscere nuove anime.
E mentre stavo trascinando i piedi stanchi in una traversa del Fillungo, mi affiancano due signore di mezza età. Una di loro dice all’altra ‘en belle però tutte queste mascherine!’
Allora. Ho apprezzato molto il tono e la convivialità che invece non riscontro in tanti lucchesi (‘un c’è più parcheggio’, ‘un ci si move’, ‘io quando ci sono i Comics vado via’, ‘in città non ci si può stare’), ma allo stesso tempo ho capito che queste non sono mascherine.
E nemmeno maschere. Sono mondi.
‘Sai‘, mi racconta Alice nel Paese delle Meraviglie, ‘Alice può diventarlo chiunque. Se ti senti Alice, lo puoi diventare, lo puoi essere. Angelina Jolie, non lo sarò mai. E’ la possibilità che fa la differenza”.
Già, cara Alice. E’ proprio questo che fa la differenza. Sapere di avere una possibilità.
E mentre continuo a fermare questi personaggi (persone), inondandoli di domande (gente super paziente, peraltro), capisco che questo è un modo per rappresentarsi chiaramente al mondo.
‘Certo, se sei fragile puoi lasciarti trasportare troppo e rischiare di essere totalmente assorbito dal gioco‘, mi spiega Carlotta, trovata nell’area dedicata a Dragon Age: Inquisition. Lei l’amore l’ha trovato mentre giocava. E mi rimane il dubbio se sia possibile amare in maniera differente a seconda del mondo che si abita…
Harry Potter tra le sue mille magie, è stato il più schietto: ‘mi piace l’abito. Tutto qui‘.
Tra le risposte più semplici e le mille sfumature della mente, sono arrivata a salutare anche questa edizione e, lo ammetto: non vedo l’ora che ci sia la prossima. Con una promessa: trovare, oltre che me stessa, il mio personaggio.
Perché quando questo accadrà, non solo girerò per Lucca Comics con abiti favolosi, ma avrò scoperto una possibilità in più. “
LA BERNA
L’uomo è poco se stesso quando parla in prima persona. Dategli una maschera e vi dirà la verità. (Oscar Wilde)