— Eh bien, mon prince. Gênes et Lucques ne sont plus que des apanages, des поместья, de la famille Buonaparte. Non, je vous préviens que si vous ne me dites pas que nous avons la guerre, si vous vous permettez encore de pallier toutes les infamies, toutes les atrocités de cet Antichrist (ma parole, j’y crois) — je ne vous connais plus, vous n’êtes plus mon ami, vous n’êtes plus мой верный раб, comme vous dites. Ну, здравствуйте, здравствуйте. Je vois que je vous fais peur, садитесь и рассказывайте.
Лев Николаевич Толстой, Война и мир /Том I/Часть I/Глава I, 1869
«Eh bien, mon prince, Gênes et Lucques ne sont plus que des apanages, dei feudi de la famille Buonaparte. Non, je vous préviens, que si vous ne me dites pas que nous avons la guerre, si vous vous permettez encore de pallier toutes les infamies, toutes les atrocités de cet Antichrist (ma parole, j’y crois), je ne vous connais plus, vous n’êtes plus mon ami, vous n’êtes plus il mio fedelissimo servitore, comme vous dites. Ma benvenuto, benvenuto. Je vois que je vous fais peur, sedetevi e raccontate.»
Ebbene, mio principe, Genova e Lucca sono solo, ormai, degli appannaggi, dei feudi, della famiglia Buonaparte. No, vi avverto che se non mi dite che siamo in guerra, se vi permettete ancora di attenuare tutte le infamie, tutte le atrocità di quell’Anticristo (parola d’onore, ci credo), non vi riconoscerò più, non vi considererò più mio amico, il mio fedelissimo servitore, come voi dite. Ma benvenuto, benvenuto. Mi accorgo che vi faccio paura, sedetevi e raccontate!
Lev Tolstoj, Guerra e pace, Libro primo, Parte prima, I, 1869
Questo è uno degli incipit più famosi della letteratura mondiale, il personaggio che sta parlando è Anna Pavlovna Šerer, mentre accoglie il Principe Vasilij Sergeevič Kuragin arrivato per primo al suo ricevimento, e Lucca viene citata in riferimento alla situazione storica del 1812 (anno della campagna in Russia di Napoleone). Com’è noto, Lucca, dopo essere stata una repubblica autonoma sin dal 1372, nel 1805 fu trasformata in Principato costituzionale affidato a Elisa Bonaparte, sorella di Napoleone, e al suo consorte Felice Baciocchi. Tra parentesi, occorre rettificare che la famigerata definizione di repubblica nana (republique myrmidonne), usata dallo stesso Napoleone in riferimento a Lucca, fu coniata in realtà nel 1739 dal magistrato e studioso d’arte francese Charles de Brosses (1709 – 1777) all’interno di una sua lettera, poi pubblicata nel volume Le président de Brosses en Italie. Lettres familières écrites d’Italie en 1739 et 1740 a cura di R. Colomb, Parigi, Didier, 1836.
© Marco Vignolo Gargini