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Luce e Anima di un Oggetto: il Design Introspettivo di Chi Wing Lo

Creato il 28 giugno 2012 da Dietrolequinte @DlqMagazine
Postato il giugno 28, 2012 | ARTE | Autore: Teresa Silvestris

Luce e Anima di un Oggetto: il Design Introspettivo di Chi Wing LoScriveva l’autore del breve trattato La Casa del Tesoro, probabilmente il filosofo Sēngzhào, che il saggio, pur badando alle forme e alle fattezze, è consapevole della sostanza di cui sono fatti gli oggetti e perciò, libero dalle distinzioni, non soggiace a illusione alcuna. Vengono in mente queste affermazioni mentre si ammirano i mobili, gli specchi e i complementi d’arredo dell’architetto cinese Chi Wing Lo, designer ma anche e soprattutto uomo di cultura, scultore e artista. A rendere più forte questo riferimento è certamente il suo pensiero difficile e affascinante, la sua figura di esteta sapiente il cui giudizio riconosce l’intrinseca importanza delle parvenze e tuttavia non ne rimane confuso. La sostanza di cui ci parla Chi Wing Lo non è però il materiale utilizzato per le sue creazioni ma qualcosa che esiste a priori, prima dei suoi disegni, prima dell’oggetto stesso: l’anima. L’anima, che si manifesta nella forma e ne rivela il carattere, maschile, femminile o neutro. L’anima, che permette all’oggetto di vivere nello spazio e non solo di occuparlo. Nato a Hong Kong nel 1954, dopo essersi laureato in architettura presso l’Università di Harvard, Chi Wing Lo ha dato inizio alla sua brillante carriera insegnando alla Syracuse University di New York e divenendo membro della prestigiosa Akademie Schloss Solitude di Stoccarda, in Germania.

Luce e Anima di un Oggetto: il Design Introspettivo di Chi Wing Lo

Nel 1989 apre ad Atene, dove tuttora risiede, uno studio con il socio Panagiota Davladi, partecipa a rinomati concorsi internazionali e riceve prestigiosi riconoscimenti. Dal 1994 disegna per la nota azienda mobiliera Giorgetti. In questi giorni le sue opere sono esposte, in esclusiva nazionale, al MAT – Museo dell’Alto Tavoliere di San Severo (FG) in una mostra intitolata The Light & Soul of an Object, primo evento della rassegna “Luce e ombra tra materia e leggerezza”. Il visitatore viene immediatamente rapito dalla serena luminosità, dalle proporzioni, dal “silenzio” di questi oggetti che, in virtù di un paradosso, non sono stati fatti e neppure creati. L’artista ne ha incontrato l’anima, in una sorta di epifania, e ha sentito quasi il dovere morale di renderla visibile disegnandone la forma. Tale forma non è distinta dall’essenza, non è “altro dalla sostanza”.

Luce e Anima di un Oggetto: il Design Introspettivo di Chi Wing Lo

L’oggetto è ciò che appare e interpreta da un’altra prospettiva la talvolta complessa compatibilità tra artigianato, tradizione e innovazione. Sui concetti di comfort e funzionalità aleggia lo spirito zen con quella sua rinuncia a ogni qualsivoglia elemento ridondante e l’aspirazione alla conoscenza e alla consapevolezza. «I divani – ammette a tal proposito Chi Wing Lo – sono i più difficili da realizzare perché, essendo morbidi, perdono la loro forma e perdendo la loro forma, perdono la loro anima». L’inclinazione intimista della sua arte si svela in particolare nella linea delle aperture, delle ante e dei cassetti, a cui viene dedicata grande attenzione. Esse sono come una porta aperta dalla quale ci si aspetta qualcosa, forse un mondo diverso da quello che è fuori, uno spazio che sappiamo riservato solo a noi, un angolo nascosto in cui andare a rifugiarsi con tutto quello che ci appartiene.

Luce e Anima di un Oggetto: il Design Introspettivo di Chi Wing Lo

Siamo lontani da quel design che, all’inizio della sua storia, ebbe il compito, a volte ingrato, di conciliare i modi della produzione industriale con le distinte esigenze delle arti applicate e un po’ anche da quello successivo, caratterizzato da poetiche personali o collettive e dalle loro relazioni. Qui siamo di fronte a opere introspettive, legate all’emozione più che all’elaborazione intellettuale. I principi che l’artista afferma di seguire sono quelli dettatigli dalla sua stessa sensibilità, primo fra tutti la precisione che sola può permettere all’oggetto di sfidare il tempo e di essere credibile. Chi Wing Lo vede nel design l’arte del “senza tempo”, l’arte della valenza universale, che non può e non deve seguire i dettami della moda.

Luce e Anima di un Oggetto: il Design Introspettivo di Chi Wing Lo

Nel momento in cui un oggetto gli “si rivela” chiedendogli la forma, la domanda che egli si pone è dove questo può essere trovato, in quale luogo, in quale spazio, in quale tempo. La risposta è che esso deve esserci familiare pur non avendolo mai visto e, insieme, non riconducibile né al passato, né al presente e né al futuro, pur avendolo già visto. Creazioni straordinarie, dunque, quelle di Chi Wing Lo, che con ogni diritto varcano le soglie dei musei ma nelle quali bellezza e interiorità si accompagnano alla più rigorosa praticità affinché utilizzo materiale e beneficio spirituale camminino di pari passo.

Luce e Anima di un Oggetto: il Design Introspettivo di Chi Wing Lo



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