È nato l’11 giugno 1974 a Siracusa. Sin dalle scuole elementari dimostra spiccate doti di creatività nello scrivere storie.
La vena artistica è parte integrante della sua famiglia. Il papà, scomparso alla prematura età di cinquant’anni, era un appassionato chitarrista, mentre la madre, da giovane, dipingeva quadri.
Da sempre incuriosito dai misteri della vita, da adulto ha iniziato una personale ricerca, frequentando svariati corsi in Italia e leggendo decine di volumi sulla spiritualità, sulla fisica quantistica, PNL, esoterismo ed altro. Appassionato lettore anche di romanzi, soprattutto thriller, decide di scrivere il suo primo libro, dove unisce la propria spiccata fantasia ad un insieme di conoscenze e comprensioni sviluppate nel corso degli anni.
Vive a Siracusa con sua moglie e i suoi gatti.
Sito: http://www.davidepiazzese.com/
Autore: Davide Piazzese
Serie: //
Edito da: Edizioni Sabinae (Collana: imaginarium)
Prezzo: 18,00 €
Genere: Urban Fantasy
Pagine: 398 p.
Voto:
Trama: Dave Connors non sa di essere un custode. Gli incubi e le strane visioni lo aiuteranno a comprendere la sua vera natura, gli indicheranno l’ambiguo percorso da compiere per l’adempimento della sua missione. Nemmeno l’incontro con Susan, verso cui prova un’attrazione incontenibile, riuscirà a frenare la volontà del destino, proprio perché tutto era già previsto. La consapevolezza del suo essere e la fiducia che gli altri hanno riposto in lui aiuteranno Dave a riconoscere ciò che è bene da ciò che non lo è. Solo così diventerà protagonista dello scontro, da secoli atteso, con Zandhal, l’angelo oscuro scacciato per la sua avidità di potere dal regno dei cieli. Il demone ha escogitato un malefico piano per impossessarsi delle coscienze dell’intera umanità. Per riuscirci però, Zandhal ha bisogno di ritrovare la farfalla nera…
Recensione
di Molly68
A lettura finita, non saprei se definire questo romanzo un urban fantasy, un horror o un thriller, dai risvolti talora comici, talora romantici. Un esordio “corposo”, quello di Davide Piazzese, che nonostante sia in alcuni punti un po’ prolisso (si entra nel vivo della storia solo verso metà romanzo) risulta tutto sommato una lettura abbastanza interessante. La narrazione infatti scorre in modo piuttosto fluido, grazie alla prosa semplice con cui l’Autore accompagna il suo pubblico attraverso un classico (ma non così scontato) scontro tra “luce e ombre”.
Scritto in terza persona, il libro si svolge in un contesto di normalità, in cui il soprannaturale s’insinua poco a poco attraverso gli insoliti sogni che tormentano Dave, il quale ha preso le sue distanze dai sentimenti dopo la morte di un amico. Sogni, ma anche malori improvvisi (sarà proprio un malore a far scattare l’intreccio): cercando di comprenderne il significato, il protagonista troverà la sua strada e capirà la missione che gli è stata affidata.
Data l’ambientazione contemporanea, Piazzese introduce nell’eterna e immutata lotta tra bene e male elementi familiari alla nostra quotidianità: il mito della bellezza (tutti i personaggi sono esteticamente perfetti) e della salute (i malesseri di Dave lo emarginano dalla normalità, conducendolo a scoprire la sua vera natura), per esempio, o i media visti come strumento di controllo delle masse.
Punto debole di quest’opera prima sono i numerosi refusi, ma non mi sento di dare a questo proposito delle colpe all’autore. L’editing (e qui tocco un tasto spesso evidenziato anche a proposito di case editrici cosiddette “grandi”) è compito dell’editore, una volta accettato un romanzo per la pubblicazione, sia dal punto di vista stilistico che grammaticale.
Tra gli elementi di forza, invece, cito la buona capacità di descrivere le scene d’azione e l’idea imprevedibile con cui Davide lascia aperto un finale che durante la lettura si poteva dare per scontato. A livello lessicale, la prosa semplice aiuta il lettore a digerire alcune digressioni a mio parere superflue.
La caratterizzazione dei personaggi è abbastanza buona, anche se qualche volta (ma sono certa che l’autore saprà migliorarsi con l’esperienza) ci sono delle ingenuità di comportamento che non ti aspetteresti e risulta piuttosto evidente l’impronta “maschile” dello scrittore nel creare personaggi femminili che, pur rivestendo un ruolo essenziale nell’intreccio, restano un po’ ai margini della narrazione.
In conclusione, “Luce e ombre” risulta un fantasy abbastanza originale e piacevole da leggere. Attendo con curiosità i prossimi lavori di Piazzese, per il momento vi lascio al booktrailer del romanzo.