La Svizzera, famosa per la sua laboriosità e per le località sciistiche, non conosce maggiore soddisfazione nel turismo cittadino di quella che incontra quando si parla di Lucerna. Bellissima, vitale, i ponti che solcano il fiume Reuss, la sponda del Lago dei Quattro Cantoni su cui si staglia il magnifico panorama montano da cui emergono le cime del Pilatus e del Rigi, Lucerna è una perla dalle mille sfumature che non manca mai di incantare e stupire i suoi visitatori.
Ma tra l'immancabile passaggio sul Kapellbrücke - uno dei ponti di legno più antichi d'Europa, realizzato in epoca medievale e riccamente decorato da dipinti - un giro nel frizzante centro storico per ammirare le stupefacenti pitture murarie che animano gli antichi palazzi e una visita all'imponente Chiesa di San Leodegario in Corte (Hofkirche Sankt Leodegar), questa volta ho scoperto un gioiello inaspettato, un'opera che unisce arte e storia nel ricordare un evento la cui drammaticità è oggi ferocemente attuale e lo è ancor di più in virtù del gesto di enorme solidarietà che ne è scaturito.
Risalendo dal lago il pendio su cui si adagia la città in direzione del celebre leone scolpito nella roccia ( Löwendenkmal) ci si imbatte nel Teatro Bourbaki, che deve il suo nome alla straordinaria opera esposta al suo interno. Il Bourbaki Panorama è un dipinto circolare che si sviluppa su una lunghezza di 112 metri - una delle poche opere monumentali circolari al mondo - e ritrae la disfatta dell'esercito francese nella Guerra Franco-Prussiana, più precisamente l'ingresso in Svizzera dell'Armata dell'Est al cui comando era stato posto il generale Charles Denis Sauter Bourbaki.
Figlio di un generale greco morto nella guerra di indipendenza ellenica, cresciuto tra i ranghi della Legione Straniera, Bourbaki ricevette il comando dell'Armata dell'Est per offrire sollievo al vituperato esercito francese asserragliato nella fortezza di Belfort. Nel gennaio del 1871, però, l'armata subì una devastante sconfitta e si ritrovò circondata a Pontarlier, nei pressi del confine svizzero. Senza più viveri, stremati dal freddo e dalla battaglia, 87.000 soldati si riversarono in Svizzera per chiedere asilo militare e furono accolti dalla popolazione locale che per settimane curò i feriti, offrì cibo e rifugio e rivestì i combattenti francesi prima di restituirli alla loro patria.
L'evento descritto nel dipinto circolare - realizzato nel 1889 dall'artista elvetico Edouard Castres - rappresenta una pietra miliare nella tradizione assistenzialista della Svizzera, la nazione che in un altro evento bellico - la Guerra d'Indipendenza italiana - diede vita alla Croce Rossa. È anche una testimonianza dell'atrocità della guerra e della necessità, anche nelle condizioni più cruente, di conservare la nostra umanità offrendo l'aiuto necessario a chi più ne ha bisogno.
Il Panorama, infine, è una visione impressionante che si staglia per oltre dieci metri di altezza, alle cui pitture sono state sovrapposte delle evocative figure tridimensionali che accentuano la sensazioni di trovarsi proprio in mezzo alla scena.
Come anche molte altre meraviglie di Lucerna, di certo anche questa non mancherà di stupire e incantare i visitatori di questa splendida città.
Informazioni utili Bourbaki Panorama Luzern - Löwenplatz 11 Al piano terra dell'edificio che ospita l'opera ha sede un bar-caffetteria con pavimento rotante intorno al quale sono spesso realizzate delle esposizioni temporanee gratuite. Il costo di ingresso al Panorama è di 12 CHF. Al primo piano si tengono delle proiezioni che elaborano l'opera e l'evento che ritrae, al piano superiore si trova il dipinto e una voce narrante - purtroppo solo in tedesco - accompagna i visitatori nel rivivere l'episodio in questione. L'ingresso al Bourbaki Panorama, così come a molti altri musei della città, è gratuito per i possessori dello Swiss Travel Pass, un biglietto universale che consente di utilizzare tutti i mezzi pubblici e di accedere a 480 musei convenzionati. Informazioni dettagliate sul turismo in Svizzera sono disponibili sul portale di Svizzera Turismo.