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Luci

Da Lupussinefabula

Accendo una candela. Quando sono lontana da casa mi manca l’atmosfera del caminetto: anche se è estate ed è spento la sua presenza è come quella di una mamma che col suo abbraccio raccorda i caratteri diversi dei figli in un semicerchio d’amore. Semicerchio, non cerchio: perchè l’amore è sempre aperto e non si chiude su se stesso.

Candela

Candela (Photo credit: bostik_)

Accendo una candela che un poco si assomigli al caminetto e nella solitudine della sera spengo le luci e mi consento il lusso di osservare tutte le cose con occhi diversi.

la luce artificiale mette come in vetrina le cose, le rende assolute; la luce naturale le relativizza, facendole apparire e scomparire ad ogni respiro della fiamma. E’ così che mi piace osservare le cose: riprendono la loro natura di oggetti e non di obiettivi o dèi, di cose che come tutte le cose hanno una loro durata, un loro corso, una loro fine.

La luce della candela non spinge al superomismo dell’eterno ma dà la giusta prospettiva alla vita terrena, la stessa giusta prospettiva che dà la luce delle chiese, quando ci si entra in un torrido e luminosissimo pomeriggio d’estate e ci si ritrova  avvolti nella luce fresca e umile del mistero. La stessa luce che vorrei avere dentro me senza l’arsura di dover mostrare ciò che non sono per affermare stoltamente che son migliore di tutto il resto.



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