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Luci spente allo Stade

Creato il 22 giugno 2011 da Rightrugby

I problemi finanziari non colpiscono solo il rugby in Italia: se qui si fatica a trovare il milioncino che ai più sarebbe sufficiente e l'Eccellenza pare un onere più che un onore, c'è chi ne promette a dozzine di milioni dove serve - in Francia - e poi s'eclissa insalutato ospite.
E' in estrema sintesi la situazione drammatica in cui si ritrova oggi lo Stade Francais. "On est en plein tourmente", ha dichiarato il pàtron Max Guazzini .
La storia, fino al drammatico intervento del Presidente a una radio parigina ieri, era apparentemente una favoletta a lieto fine: il club in difficoltà dopo un paio di stagioni deludenti  e il default dell'agenzia che ne curava l'immagine, risultava salvato dall'intervento in conto capitale sociale di una strana finanziaria canadese recuperata da Bernard Laporte (cfr. tutta la storia nel post qui linkato); ora invece Guazzini si trova a denunciare questi finanzieri di Montreal per falso.
La situazione di fatto è allucinante: la documentazione prodotta da questa Facem, appoggiata da una grande banca internazionale e consegnata dal club parigino alla DNACG, riguardante le garanzie sui 12 milioni di euro versati, è risultata "forgiata" (cioè artefatta), come si dice in America.
Questo apporto di risorse fresche non solo aveva colmato il buco di 6 milioni di euro della gestione Guazzini consentendo l'ammissione al Top14, ma era stato utilizzato da Laporte&Cheika per allestire una squadra competitiva per la prossima stagione - con acquisti del livello di Kelliher, Warwick, Contepomi, Sackey tra gli altri, pur dopo aver liberato molti tra i quali Beauxis, Haskell o Mauro Bergamasco; per non dire dei campioni rimasti come Dupuy, Palmer, Parisse, alcuni dei quali trattenuti a viva forza (Bastareaud).
Guazzini ci va giù duro e denuncia una storiaccia brutta: 'sta Facem, formalmente una fondazione benefica di Montreal a favore dell'infanzia, accreditata all'Onu, nella realtà sarebbe una organizzazione di truffatori. (Mi sovviene un collega americano che tempo fa mi disse, a Montreal o giochi a hockey o sei un mafioso). Pare che ci sia andato di mezzo Laporte stesso, versando garanzie personali per 183.000 euro. Quasi stile l'email "principe nigeriano chiede il tuo aiuto per trasferire dieci milioni di euro" o la fontana di Trevi è tua, a Totò basta la sola caparra.
Beninteso, c'è poco da sorridere o dar degli allocchi, può capitare veramente a tutti (occhio sempre vigile, viviamo in tempi difficili), specialmente a chi ha bisogno cogente.
Sta di fatto che ora lo Stade ha 5 giorni di tempo per trovare almeno 5 milioni. Se il 27 giugno non presenterà alla DNACG documentazione più che solida attestante nuovi apporti finanziari, sarà retrocessione amministrativa, addirittura fuori dal perimetro Pro (in Federale 1). Guazzini afferma di passare 24 ore al telefono con tutto il mondo, giusto per dare a tutti il quadro disperato della situazione.
Si prospettano tempi cupi per gli ottanta dipendenti dello Stade Francais, tra i quali spiccano i campioni arrivati e rimasti, come il capitano della Nazionale Azzurra Sergio Parisse.  Un molto sereno Mondiale si prepara per lui ...


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