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Lucia Tilde Ingrosso – intervista esclusiva

Creato il 06 aprile 2011 da Libriconsigliati

Presente sul nostro portale con il libro Milano in Cronaca nera, scritto in coppia con il marito Giuliano Pavone (già intervistato sulle nostre pagine), Lucia Tilde Ingrosso è una scrittrice eclettica e ricca di interessi, come rivela questa intervista rilasciata in esclusiva per LibriConsigliati.

Lucia Tilde Ingrosso

Lucia Tilde Ingrosso

Sciancalepore Uomo giusto cercasi (uscito alcuni mesi fa per i tipi della Piemme) è il tuo primo romanzo rosa, un chick lit se vogliamo usare una definizione che va molto di moda. La prima domanda è obbligatoria: Che cosa ti ha spinto a “cambiare colore” e, da apprezzata scrittrice di gialli, cimentarti in un genere diverso?

Ingrosso La nascita di mia figlia Stella, che mi ha fatto toccare con mano le reali difficoltà delle donne nel conciliare vita privata e professionale. Questo è uno dei temi portanti del romanzo, seppure trattato con toni lievi e molta ironia. Ho voluto dare voce, attraverso una storia emblematica, a tante donne che con fatica si barcamenano nella vita di tutti i giorni. Facendo i conti con sacrifici, responsabilità, rinunce. Ma godendosi anche la gioia immensa di avere dei figli e una famiglia. È una grande soddisfazione quando tante neo-mamme mi dicono che si sono riavvicinate alla lettura grazie anche a questo romanzo.

Sciancalepore La storia si dipana attraverso due piani narrativi e su due livelli spazio-temporali distinti. La protagonista è sempre Lara, raccontata in due periodi diversi della sua vita. La ragazzina alle prese con le prime delusioni d’amore e  i primi successi lavorativi e la giovane donna dei nostri giorni, divisa tra lavoro e famiglia ma decisa a riprendersi il suo spazio e a non accontentarsi del ruolo di madre-e-moglie. Io ho trovato molto più efficace, narrativamente parlando, quest’ultima figura. Probabilmente in me scatta un meccanismo di identificazione… In fondo il bello di un libro sta proprio nella possibilità di ritrovarsi nelle parole e nei pensieri di un personaggio di carta: «Vorrei riconoscermi nelle mie scelte, pur a patto di qualche rinuncia. Vorrei essere la persona che sognavo di diventare» – dice Lara. Tu in “quale Lara” ti riconosci di più?

Ingrosso Il doppio piano narrativo mi è servito anche per inserire nel romanzo una nota di suspance. Chi legge non sa, fino a un certo punto, chi è l’uomo che Lara ha accanto nel presente. Inoltre, mi piaceva raccontare la strada percorsa dalla protagonista. Bambina, adolescente, ragazza, giovane donna. Fino al presente, quando dovrebbe essere una donna realizzata e matura, che ha raggiunto tutti i suoi obiettivi e potrebbe dirsi “pacificata”. E invece no. Perché la vita riserva sempre nuove sorprese, a tutte le età. E non permette di rilassarsi e “tirare i remi in barca”. Prima di dirsi completamante felice, Lara deve sciogliere tutti i nodi della sua vita, capire chi è e chi vuole accanto. Nelle varie fasi della vita di Lara c’è anche un po’ di me, ovviamente. Ma ci sono anche tante bambine, ragazze e donne che ho conosciuto. Lara è un collage di tante storie, di tante esperienze. Su Facebook ho creato una pagina aperta a tutti dedicata a “Uomo giusto cercasi”. Qui si trovano curiosità, retroscena, commenti dei lettori (tanti uomini, a sorpresa) e anche delle “scene tagliate”.

Sciancalepore A proposito di curiosità… Hai dovuto rinunciare a qualche parte di te per realizzare i tuoi sogni? La maternità, in particolare, ha cambiato il tuo modo di essere giornalista e scrittrice?

Ingrosso Io adoro la mia famiglia. Amo scrivere. E faccio con piacere il mio lavoro di giornalista. E poi ci sono gli amici, la lettura, lo sport, i viaggi, i film… Per fare tutto, avrei bisogno di giornate di 48 ore. Si devono sempre fare delle scelte. Da quando la famiglia si è allargata, io ho di volta in volta cercato soluzioni per passare più tempo possibile con mia figlia senza rinunciare al mio lavoro e alla mia passione per la scrittura. Grazie a periodi di aspettative, a un orario part time, a un marito disponibile e a qualche equilibrismo, me la sto cavando. Ma non direi mai che ho rinunciato a qualcosa in seguito alla maternità, tanto meno ai miei sogni. La famiglia rimane al primo posto, sempre.

Sciancalepore Sicuramente non scatta l’identificazione con il tuo personaggio “storico”, il fascinoso commissario Sebastiano Rizzo, protagonista dei tuoi romanzi gialli. Ci racconteresti com’è venuto alla luce?

Milano in cronaca nera

Milano in cronaca nera

Ingrosso Quando è nato, tanti anni fa, aveva il volto di Kevin Costner giovane. Rappresenta l’uomo di cui tante donne, disgraziatamente, si innamorano. È malinconico, ombroso e solitario. Ma anche intelligente, generoso, appassionato del suo lavoro. Corre nel parco sotto casa, tifa per l’Inter, non riesce a smettere di fumare. Circondato da persone che, nonostante il suo caratteraccio, gli vogliono bene (la mamma, il suo vice, il medico legale…) ha però due grandi dolori: la morte violenta del padre, poliziotto come lui, e l’abbandono della fidanzata storica, oggi importante discografica. In ogni libro, racconto un caso giallo, che può essere letto autonomamente rispetto agli altri. Però c’è sempre una “narrazione orizzontale” che continua. La vita personale di Rizzo si evolve, da un episodio all’altro. Ritroverà la sua ex, scoprirà l’assassino del padre e, in un futuro prossimo, cambierà anche lavoro.

Sciancalepore Ho letto che Rizzo sta per diventare protagonista di una fiction per la tv. Immagino sia una bella soddisfazione. Qual è il tuo sentimento di fronte al materializzarsi del “tuo” personaggio?

Ingrosso Il progetto è prossimo al via. Si tratterà di quattro puntate da 50 minuti per Mediaset, in stile Csi. Il regista è Stefano Anselmi, ancora top secret il cast, ma io spero che Rizzo sia interpretato da un attore bravo e intenso, non importa se famoso. Famoso, nel caso, lo diventerà con questo ruolo! Per me è un’emozione grandissima e un’enorme soddisfazione. Il proprio eroe che prende corpo, le proprie storie che arrivano nelle case di milioni di italiani. Ancora non ci credo…

Sciancalepore Dopo Milano in cronaca nera e Uomo giusto cercasi tornerai a raccontarci le indagini dell’ispettore Rizzo, come tutti i fan di Sebastiano (me compresa!) si augurano, o dobbiamo aspettarci qualche altra sorpresa da Lucia Tilde Ingrosso?

Ingrosso La nuova avventura di Rizzo è quasi pronta. La sua pubblicazione è legata alla tempistica della fiction. Nel frattempo, uscirà un manuale ironico sul periodo della ricerca di un bambino e della gravidanza. L’ho scritto con mio marito Giuliano Pavone, anche lui scrittore, ed è il frutto della nostra esperienza “sul campo”. Sto anche rivedendo un altro romanzo giallo, sempre ambientato a Milano, questa volta però senza l’ispettore Rizzo. A condurre le indagini sarà Alfio Mastronardi, un simpatico commissario pugliese. Ma tranquilli, non farà le scarpe a Rizzo: lui e il bel poliziotto sono anche amici!

Sciancalepore Un’ultima domanda, una curiosità che non possiamo tralasciare. Hai letto di recente qualche libro che consideri “imperdibile” e consiglieresti ad occhi chiusi ai nostri lettori?

Ingrosso Due proposte, entrambe made in England. La prima è il (giustamente) best seller Un giorno, in cui David Nicholls racconta la vicenda di un lui e una lei in un giorno preciso, anno dopo anno. Io l’ho scoperto grazie a un mio lettore, che ha notato che Nicholls ha usato lo stesso espediente narrativo che io avevo usato in un racconto (antecedente!).
Chi volesse leggere il mio raccontino, lo può chiedere all’email: [email protected].
Meno noto, ma quasi altrettanto notevole è Può avere effetti collaterali di John O’ Farrell. Con tipico spirito british, l’autore racconta una madre disposta a tutto. Anche a fingersi una ragazzina e affrontare al posto della figlia l’esame d’ammissione in una scuola prestigiosa. Gli effetti collaterali fanno molto ridere…

Intervista a cura di Mariella Sciancalepore per Libriconsigliati.it

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