Magazine Diario personale

Luciana

Da Astonvilla
LUCIANA
Niente. Ho sentito su Sky che è probabile che non si avveri la profezia dei maja. Niente meteorite che ci cade sulla terra e ce la spana. Sollievo. Possibile che ci sia invece un’inversione dei poli. La Terra si ribalta. Quisquiglie. Non vuol dire che cammineremo tutti gambe all’aria ma che ci aspettano anni di terremoti, uragani, inondazioni e mai più finito. Bene. Neanche più la tv ti dà conforto. Soprattutto i canali satellitari. E dire che io li guardo tantissimo. Come c’è Capezzone sulle reti nazionali oplà che giro. Non ce la faccio. Ma non per quello che dice, non lo sento, è a vederlo che mi spana la fibra ottica del nervo. Col digitale terrestre se non vuoi vedere la solita tv con Papi Pupo e Pippo, puoi sempre apprezzare le mille puttanate dei canali satellitari. Sì, perché, diciamo la verità, non è che ci sia tutta questa meraviglia a vedere: uno che gioca a bocce per tutta la puntata, la bella vita che facevano i Sumeri, la talpa che sboccia a primavera e le mille piume di struzzo che puoi vedere nella Pampa, alla lunga ti scendono le pigne del cucù. E quel programma che ti aiuta a trovare casa? Condotto da una che ha un ciuffo bianco sulla testa che sembra un incrocio tra Malgioglio e Crudelia Demon?
La suddetta architetta porta in giro due disgraziati marito e moglie a vedere case fichissime e loro ne devono scegliere una. Ma non case normali... appartamenti da 400 metri quadrati con terrazzi da 200. Roba che Scajola si mangerebbe le mani... e loro le denigrano... «Sì, però questa trave di 40 metri ricavata dal tronco di una sequoia è un po’ cortina...». «Guardi. Questi pavimenti li ha montati personalmente Le Corbusier con la lingua... ma se preferisce quelli montati con le orecchie chiediamo a Fuksas...». Non gliene va mai bene una, sono in due con un criceto, gli fan vedere Villa Pertusio con un cannone del 700 in giardino e loro la sfanculano perché è troppo piccola. Io lo guardo quando ho mangiato il bollito. Perché digrigno talmente tanto i denti che mi van via gli sfilacci di vitello che mi restano tra i molari. Ma il massimo dei massimi sono i programmi tipo Animali pericolosi. In quel caso ti fanno vedere 6 ore di serpenti e coccodrilli, con gli esploratori che gli vanno a rompere le scatole. S
ì, perché la verità è quella lì. Che c’è una bestia tranquilla che fa la sua vita e un cretino che gli va rompere i maroni per portare a casa la pagnotta. ’Sto serpente che se va sereno per la sua strada, non dà fastidio a nessuno, striscia sereno sui suoi bei fili d’erba, e a un certo punto arriva l’esploratore col cappello di paglia e il gilè con le tasche, gli piomba da dietro di soppiatto e trac lo piglia per la coda. Il serpente che fa? Ovviamente prova a divincolarsi... è mica scemo. Sembra che dica: «Cacchio fai? Mi lasci, per cortesia», ma l’esploratore no. L’esploratore lo tira dicendo: «Guardate! Guardate come si rivolta contro... guardate che canini... mi vuole mordere... è pericolosissimo! ». No! Sei tu che scassi le palle, amico! Voglio vedere, se uno ti tira su di peso per gli amici di Maria che faccia fai! Vediamo, se non ti rivolti. Sai cosa ti dico? Preferisco mille volte i veterinari dell’Amaro Lucano.

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