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Luciano e l’UE 2

Creato il 06 novembre 2012 da Patuasia

Prosecuzione della lettera del signor Devis Venturini al consigliere regionale, Luciano Caveri.

Inoltre, Signor Caveri, nella Direttiva n°2008/98/Ce  - Punto 29:

- gli Stati membri dovrebbero sostenere l’uso di materiali riciclati in linea con la gerarchia dei rifiuti e con l’obbligo di realizzare una società di riciclaggio e non dovrebbero promuovere, la dove possibile, lo smaltimento in discarica o l’incenerimento di detti materiali riciclati;

 - Articolo 13): Protezione della salute umana e dell’ambiente – gli stati membri prendono le misure necessarie per garantire che la gestione dei rifiuti sia effettuata senza danneggiare la salute umana, senza recare pregiudizio all’ambiente e, in particolare: A): senza creare rischi per l’acqua, l’aria, il suolo, la flora e la fauna; B): senza causare inconvenienti da rumori e odori; C): senza danneggiare il paesaggio o i siti di particolare interesse.

La informo anche, se non lo sa, che la Commissione Europea, tramite la Direzione generale Ambiente, ha stilato una Guida per la gestione dei rifiuti in aree di montagna; sarebbe stato utile, prima di approvare la costruzione del pirogassificatore,  leggerla tutta, dove in modo netto e chiaro si sconsiglia, in aree di montagna, l’uso di trattamenti a caldo per lo smaltimento dei rifiuti, ed in particolare delle seguenti pagine:

-Pagina 48): Incenerimento: – nelle aree di montagna l’incenerimento è sconsigliato in ragione degli impatti ambientali che esso determina.

-Pagina 50): L’incenerimento presenta numerosi inconvenienti, soprattutto ambientali, in quanto genera importanti impatti negativi sull’aria e sull’acqua ma anche sul piano paesaggistico, tali impatti sono aggravati, nelle aree di montagna, dalle condizioni naturali (rilievo ed inversione termica) e sono maggiormente subiti a causa della fragilità del territorio. L’incenerimento non esclude la necessità di uno stoccaggio definitivo, in questo caso di rifiuti pericolosi, più oneroso e con vincoli più restrittivi.

- Pagina 51): Sul piano economico, gli investimenti relativi alla costruzione e al funzionamento di un inceneritore non si giustificano a fronte dei benefici derivanti dal recupero di energia che restano marginali… Infine, l’incenerimento annulla gli sforzi per la prevenzione e la riduzione dei rifiuti da raccogliere e per promuovere lo sviluppo di sistemi di raccolta differenziata che, alimentando le filiere di riciclaggio, permettono di ridurre il consumo di risorse naturali.

-Pagina 52): Nelle aree di montagna, alcuni di questi effetti negativi possono essere aggravati dalle condizioni naturali: A) - il rilievo e la configurazione delle valli possono impedire la diluzione degli inquinanti immessi nell’area e provocare la concentrazione degli inquinanti stessi. B) - L’inversione termica fa risalire gli inquinanti, il biogas e gli odori generati a valle verso le zone situate più in alto e a questo si aggiunge il rischio di concentrazione precedentemente descritto. C) – La pioggia, più abbondante in montagna, aumenta la produzione di percolato e accresce il rischio di inquinamento delle acque.

La Valle d’Aosta ha bisogno di essere difesa e tutelata non solo dal Governo centrale, da Bruxelles, e dalla Convenzione delle Alpi, ma anche dai politici locali che talvolta fanno incomprensibili scelte!


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