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Lucinella di Lore Segal

Creato il 09 ottobre 2011 da Ilbicchierediverso

 

Lore Segal nei suoi libri fa vivere uno stato di grazia assoluta al lettore che si trova a esistere accanto a personaggi fatti della pasta dell’irrealtà e della vita al confine. Confine con gli altri, con le vite che vivono secondo canoni ben precisi, convinti che esistere sia comportarsi, che tutto ruoti attorno a regole ben precise che scandiscono amori, pianti e sorrisi.

Si diventa dei piccoli geni che accompagnano, osservano da una spalla ogni dialogo, ogni incontro, ogni parola che viene pronunciata dalle protagoniste di questa splendida autrice che utilizza sempre lo sfondo della letteratura, della scrittura, della parola inchiostrata. Nel suo meraviglioso Shakespeare’s Kitchen  la scenografia era composta da un think thank narrativo, qui invece si parte da un gruppo di poeti che si ritrovano a soggiornare a Yaddo- una casa che ospita chi vuole scrivere e lasciarsi alle spalle tutto quello che inficia l’atto stesso del componimento poetico- per arrivare ai salotti intellettuali del West Side con i loro scrittori, giornalisti, critici, drammaturghi. Tutti “impegnati”, tutti presi dai loro ruoli da annullare il senso stesso della poesia, tra bei vestiti da colletti bianchi e accurata trasandatezza.

Il lettore ha davanti a sé tutto questo e ride e si sente toccato nel profondo dai pensieri di chi accompagna in questo viaggio, e di nuovo ride e sorride perché essere di fianco a Lucinella, la nostra protagonista,  significa questo, saltare da un’ossessione a una considerazione, da una profonda concentrazione a un’irriverente colpo di testa capace di far sgranare gli occhi per tanta audacia e sconsiderata avventatezza.

Una sorprendente poetessa sospesa tra sentimenti e ragione, ma più propensa verso i primi, che per scrivere ha bisogno di un certo tipo di block notes e di matite che tempera tutte, fino allo stesso punto e se una lo è di più o di meno, tutte le altre vanno corrette. Lei che si presenta da subito “ Mi chiamo Lucinella. Porto gli occhiali. È la mia prima volta qui e sono innamorata di tutti e cinque i poeti, quattro uomini, una donna, e un cane obeso di nome Winifred”, lei che non ce la fa a sopportare la nuca scheletrica del suo uomo-poeta (“Circondo la nuca di William con la mano per proteggerla dal mio ricordo della sua magrezza”), lei che è semplicemente uno stato confusionario di emozioni senza filtri.

Lucinella è la poesia nella poesia del romanzo. Un ciclo continuo di parole, flusso di coscienza, amori, infatuazioni, delusioni, trascritto su foglio. Lei è personaggio che incontra il suo personaggio che ha appena creato un personaggio che la ricorda. Un romanzo lieve, che stacca una foglia dall’albero dei nostri pensieri e la porta fino al cuore della poesia per poi lasciarla cadere nelle nostre mani illuminandoci il volto.

 

Lucinella

Autore: Lore Segal

Cargo-192 pp -18,50 euro- 2011

 

Buona scelta

IBD

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