Vedere tornare Dallas fa un effetto strano. È un po’ come se gli Europe facessero uscire un disco nuovo. A dirla tutta, gli Europe hanno continuato a sfornare dischi anche dopo gli anni ‘80 e l’ultimo, “Bag of Bones” è uscito proprio nelle scorse settimane. Non lo sapevate? Forse perché, giustamente, non se li fila più nessuno. In attesa di vederlo di nuovo su Canale 5, dove è previsto in arrivo in autunno, il nuovo Dallas ha intanto fatto il pieno di ascolti negli Usa, stabilendo il record per un debutto di una nuova serie su un canale via cavo per quanto riguarda il 2012. Diciamo allora che è come se gli Europe facessero un disco nuovo e si rivelasse un successo incredibile. Non credo succederà. Per fortuna. Ma com’è, questo Dallas 2.0?
Premetto che non posso fare un confronto con l’originale. All’epoca della messa in onda ero ancora troppo piccolino per potermi vedere una serie “da grandi” del genere. Allora al limite mi guardavo I Puffi, ma forse non ero ancora troppo adulto nemmeno per quelli. In fin dei conti, I Puffi sono dei tizi blu nudi il cui unico scopo nella vita è puffarsi puffetta. E, per quanto zoccola questa possa essere, ce l’ha dura a soddisfare le voglie di tutti e 100. Io in pratica lo considererei uno show V.M. 18, sebbene, secondo la nota teoria di Donnie Darko, i Puffi sarebbero asessuati. Il legame con la serie originale, andata in onda negli Usa dal 1978 al 1991 (!), e sono tornato a parlare di Dallas e non più dei Puffi, è comunque evidente, fin dalla sigla che è un aggiornamento moderno ma non troppo di quella storica. E poi tutti i vecchi protagonisti, almeno quelli più famosi anche a chi non l’ha mai seguito, sono tornati. Vivi e, più o meno, vegeti. J.R. (Larry Hagman) c’è? Sì, tranquilli, c’è, c'è. Potevano fare un Dallas senza J.R.? Sul fatto che sia in forma piuttosto che no, preferisco comunque non svelarvi nulla… Di rientro anche la temibile Sue Ellen (Linda Gray) e poi, immancabile, Bobby Ewing (Patrick Duffy). E pure sulle sue condizioni di salute, meglio non spoilerare alcunché. Nei panni di sua moglie troviamo invece una new entry, Brenda Strong, la più disperata tra le Desperate Housewives.
Se il cast originale è ancora tra noi, il vero cuore pulsante della nuova serie è costituito dalla prole. Nel caso ve lo steste chiedendo, i giovani attori che intepretano il cambio della guardia sono stati scelti più in base a doti fisiche che recitative. Puntando tutto sulla tv di qualità, si è quindi deciso di soddisfare gli occhi di telespettatori e telespettatrici, piuttosto che andare a prendere dei grandi interpreti. Il Dallas 1.0 era incentrato principalmente sul conflitto tra J.R. e il fratello Bobby, mentre qui il conflitto è tra i loro figli, i due cugini (merda): il cugino buono è Jesse Metcalfe, proveniente pure lui da Desperate Housewives, dove per un breve periodo è stato il giardiniere più desiderato da tutte le casalinghe disperate del mondo. Non solo televisive. E forse non solo dalle casalinghe. E forse nemmeno solo dalle disperate. Il suo personaggio, stereotipato come da tradizione, d’altra parte siamo pur sempre dentro una soappona, è quello del figliastro di Bobby, un idealista che sogna di fare il bene dell’umanità grazie all’uso di fonti di energia alternative ed ecologiche.
I suoi sogni si vanno però ad infrangere contro gli incubi ben più materialistici e distruttivi del cugino cattivo, Josh Henderson, il classico figaccione senza scrupoli di turno. A lui delle fonti di energia ecologiche non gliene può fregare una cippa e, anzi, non vede l’ora di sfruttare il ricchissimo giacimento petrolifero che si cela sotto il terreno di proprietà degli Ewing. Tra i due cugini si preannuncia una guerra non stellare bensì petrolifera, con l’aiuto complice dei genitori Bobby e J.R., che certo non hanno intenzione di stare in disparte a guardare. Ma in mezzo ai due cugini, naturalmente, c’è anche una donna, e che donna: la caliente Jordana Brewster della saga di Fast & Furious. Lei prima stava con il cugino buono, poi hanno rotto non si sa bene perché, e allora s’è messa con il cugino cattivo, mentre il cugino buono intanto si deve sposare con un’altra, l’argentina Julie Gonzalo, che è ancora più gnocca & furious della Brewster.
"Piazzami tutti i soldi sui Dallas Cowboys, figliolo."
"Oh, ma per chi m'hai preso? Per Buffon?"