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Lucy

Creato il 21 ottobre 2014 da Beatrixkiddo
LUCY
Regia: Luc BessonInterpreti: Scarlett Johansson, Morgan Freeman
"Al 26 per cento riesce a controllare le sue cellule
Al 50% gli oggetti,Al 70% le persone""E cosa succede al 100%?""non ne ho la minima idea.."
Avrei dovuto fidarmi di chi lo aveva giá visto e, spesso e volentieri, massacrato con metodo.
Peró, siccome ho letto pure qualche parere positivo ho voluto vederlo per capire chi avesse ragione.
Luc Besson parte dalla teoria, bufala, secondo cui noi usiamo soltanto il 10% delle nostre capacità cerebrali (parecchi anche meno...) per raccontare la vicenda di Lucy, costretta a trasformarsi in corriere per una potentissima droga. Un increscioso incidente (cfr.la corcano di mazzate) provoca la rottura del sacchetto impiantatole nello stomaco e la conseguente fuoriuscita della suddetta droga che ha il potere di potenziare al massimo le capacità cerebrali. Così Lucy diventerà una letale macchina da guerra..più o meno...Orbene. Non ho nulla contro le tamarrate, ormai lo sapete. Anzi, se realizzate come si deve le tamarrate sono una benedizione. Un attimo di pausa rilassante per azzerare neuroni decisamente affaticati. Solide e fiere stupidaggini perfettamente consapevoli di esserlo.Perché se in quello che dovrebbe essere un divertente giocattolone ci butti dentro squarci pseudo autoriali che oscillano tra il National Geographic e "Cosmos - Odissea nello spazio" io un pochettino mi scoccio.A me Besson piaceva assai, "Nikita" e "Leon" sono tanta roba non dimentichiamolo mai.Poi, come è accaduto ad un sacco di registi, l'ho perso un po' per strada a favore di Pixar e soci. Ora lo ritrovo dietro la macchina da presa a dirigere quello che, sulla carta, sembrava un film assai intrigante. Ed infatti "Lucy" parte benino, ed almeno fino a quando Lucy arriva all'ospedale e si fa togliere il sacchetto di droga è anche piacevole. Poi però, più la nostra bionda eroina aumentava la capacità di sfruttamento delle sue cellule cerebrali, più Besson perdeva la brocca.Lo ammetto, se fosse rimasto nel campo del puro intrattenimento ci saremmo trovati di fronte ad una figlioccia di "Nikita" ma quanto meno ci saremmo divertiti a vedere Scarlet che sforacchiava i cattivi a destra e manca. Invece a Besson pare gli sia venuta, ad un certo punto, la fregola e si sia voluto trasformare nel Malick europeo; e se già mal sopporto l'originale, "To the wonder" ricordo che non l'ho nemmeno finito, figuriamoci la sua versione burina.Per fortuna lo strazio è breve.Mentre Scarlet, che a me pure piace parecchio, si aggira con l'espressione tra lo sbalordito e lo strafatto (pare chiedersi anche lei come sia finita in una boiata di tale portata) e Morgan Freeman si diletta nell'ennesima rappresentazione del saggio di turno, in questo caso professore neuro ricercatore, sono passata attonita dalla noia al fastidio più totale, per concludere con una sana e grassa risata nel finale, quando mi son definitivamente convinta che anche Besson lo abbiamo definitivamente perduto.
LUCY

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