Magazine Cinema

Lucy

Da Lupokatttivo

Supereroi drogati

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Il senso della vita, con gli spiegoni digitalizzati e gli effettacci in CGI, chiari a meta’, per quelli come me che non utilizzano il 100% delle loro capacità cerebrali.
Ecco, in succo, succhissimo, e poca polpa, il riassunto di “Lucy”.
Gli spiegoni che non spiegano, che in “2001 odissea nello spazio” aprivano le porte a pensieri e parole in libertà e permettevano di arrovellarsi per ore su quale fosse il vero sginificato di ciò che si era appena visto, in “Lucy” lasciano invece perplessi.
E i pensieri, e le parole, rimangono li’, gli uni nella testa e le altre nella gola… Roba che fatica ad uscire allo scoperto… Che magari la droga blu ha fatto effetto anche allo spettatore, oltre che, sicuramente, al regista.
Che il film sia brutto non lo si puo’ e non lo si deve dire… C’e’ tutto l’impegno a fare le cose per bene.
Poi c’e’ la Scarlett che brutta non e’ di sicuro.
La Scarlett che ferma i proiettili e muove le cose…un po come Neo in matrix, ma vent’anni dopo e senza la faccia di Keanu.
Lucy e’ fondamentalmente un’adorabile e goliardica cazzatona.
Ben presentata, sicuramente, ma un po’ povera di mordente.
Peccato; i primi dieci minuti sono forieri di promesse che poi vengono mantenute solo in parte.
Insomma per un po’ ci si sente sulla retta via…poi la bussola inizia a traballare.
Per quanto mi riguarda se volete i poteri telecinetici riguardatevi “Matrix”, e se, invece, preferite discutere sul senso dell’esistenza e sul mistero della genesi dell’universo tenetevi stretto “2001 odissea nello spazio”…perche’ qui, con Lucy e il buon Besson, mi sembra di capire che si sapeva da dove partire…ma non dove si sarebbe andati a finire.



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