Non capita tutti i giorni, ma questa volta è vero. La BBC ha riferito di un ritrovamento d’eccellenza, un documento inedito datato 1823 scritto dal Ludwig van Beethoven. Il maestro nel documento di sei pagine, pieno di correzioni e scarabocchi, lamenta della propria malattia e della difficile situazione economica e chiede agli arpisti e al compositore Franz Anton Stockhausen un aiuto per trovare degli acquirenti per la sua “Missa Solemnis”. Beethoven parla anche di un disturbo all’occhio di cui soffriva ormai da tempo. Dunque il più noto compositore tedesco non era afflitto solo dall’ipoacusia come si è sempre pensato ma aveva persino disturbi alla vista.
Gli esperti erano al corrente dell’esistenza della lettera ma il valore storico della scoperta e’ confermato da molti studiosi quali il giornalista televisivo John Suchet, autore di diversi saggi sul compositore, che ha definito “altamente simbolico il ritrovamento della lettera. Ogni documento originale e’ estremamente importante: ci permette di osservare la calligrafia di Beethoven, spesso trasandata, dal momento che suo padre gli fece lasciare gli studi presto per concentrarsi sulla musica”.
“Beethoven non e’ stato un compositore con una bellissima scrittura. Era impulsivo, cambiava spesso le cose che scriveva” ha commentato Stefan Weymar del Brahms Institute di Lubecca, dove il prezioso documento sara’ esposto. Il valore della lettera, stimato attorno ai 100 mila euro, e’ stato confermato anche da Michael Ladenburger, direttore del Beethoven House Museum di Bonn, che ha definito le sei pagine “di grande fascino. Tutto cio’ che puo’ aiutarci a comprendere il processo creativo dell’artista e’ di inestimabile valore”.