....è da quando ho seminato in primavera i semi di luffa che penso di fare questo post ed ho passato praticamente tutta l'estate a fotografare le piante nel mio orto per immortalare le varie fasi di crescita, maturazione ed essiccazione dei frutti....l'ultima foto l'ho fatta a fine novembre! :-)
Conoscete questa pianta, la luffa cilindrica?
E' una pianta rampicante, della famiglia delle cucurbitacee, di aspetto molto simile ad una zucchina, dalla quale si ricavano delle ottime spugne.
La luffa, nota anche come loofath, si può coltivare nei nostri orti e anche in vaso, è molto rigogliosa e in estate si riempie di fiori e frutti.
Si semina tra febbraio e marzo in semenzaio, possibilmente in luna crescente, come le zucchine e poi si trapianta nell'orto o in vaso, sempre in luna crescente, quando la pianta ha raggiunto i dieci centimetri circa di altezza.
Per velocizzare la germogliazione si possono mettere i semi per qualche ora a bagno in acqua prima di interrarli.
E' una pianta che necessita di molto sole e di parecchia acqua di irrigazione ed essendo una pianta rampicante, bisogna fornirgli un sostegno affinchè si possa arrampicare.
Durante l'essiccazione i frutti passeranno da verdi a marroncini ed è meglio lasciarli seccare direttamente sulla pianta ..... io quest'anno li ho raccolti a novembre perchè il tempo è stato davvero bello a lungo e le piante erano ancora molto vigorose, ma solitamente a fine settembre la pianta ha terminato il suo ciclo e i frutti sono secchi e si possono raccogliere.
Il frutto, una volta essiccato, deve essere sbucciato e svuotato dei semi che sono all'interno e che possono essere utilizzati per le semine dell'anno successivo.
Per sbucciare il frutto conviene procedere dall'alto verso il basso, partendo dal picciolo e, con l'aiuto di un coltello, eliminare la buccia. Vedrete che per prime verranno via le nervature e poi man mano la "corteccia" che, se sarà ben essiccata, si toglierà facilmente.
La luffa, così sbucciata e privata dei semi è pronta per essere tagliata a fette ed essere utilizzata. I frutti più piccoli si possono tagliare in senso longitudinale, anzichè a fette.
Se una volta sbucciati, i frutti dovessero risultare di colore un po' troppo scuro e voi li preferite più chiari, si possono schiarire mettendoli per una decina di minuti in acqua tiepida con un cucchiaio di percarbonato di sodio. Mi raccomando, non utilizzate la candeggina che è inquinante e tossica per la fauna acquatica!
Nella foto qui sopra potete vedere la differenza, nella scatola a destra le spugne al naturale e a sinistra quelle sbiancate.
Comunque a me piacciono così, del loro colore naturale.
La luffa da asciutta è estremamente ruvida, ma una volta bagnata diventa morbida ed è un'ottima spugna massaggiante, perfetta per ottenere un delicato effetto peeling ed eliminare le cellule morte dalla nostra pelle.
Questa è certamente un'autoproduzione tra le più complete ed eco-friendly....praticamente dal seme alla spugna!
E che spugna! Esfolia e rigenera la pelle, dura nel tempo perchè si sciacqua e si asciuga rapidamente senza ammuffire e quando è rovinata si getta nell'umido, in quanto completamente biodegradabile.
Buona per la nostra pelle e buona per l'ambiente! :-)
Se vi interessa provare a coltivarla e non trovate i semi di luffa fatemelo sapere......posso inviarveli io, ne ho parecchi :-)
Approfitto di questo post per augurarvi un sereno Natale, che possa portare pace e amore nei cuori di tutti noi.