[terza parte]
Un giorno.......... donna Leo viene colta da una febbre alta.
Nessun rimedio sortisce ad una remissione della febbre e il figlio fa chiamare la ragazza che aiuta donna Leo all'ambulatorio. Donna Leo porta un segreto nel cuore, messo in quello scrigno per proteggere suo figlio, ma sentendosi così debole e in pericolo di vita, decide di rivelare il segreto al figlio. Lo chiama e gli indica un cassetto con uno scomparto segreto e prega il figlio di aprirlo solo quando lei non ci sarà più. Lui, troppo preoccupato per la madre, non le dà ascolto e la solleva dalle spalle per bagnarle le labbra con qualche goccio d'acqua. Le cambia l'impacco freddo alla fronte, l'accarezza e la prega: " Mamma non mi lasciare, ti prego non mi lasciare!"
La ragazza inglese somministra il farmaco a donna Leo, e si aspetta che faccia effetto. Nella stanza cè silenzio rotto solo dal sciacquio della pezza strizzata per la fronte bruciante di donna Leo. I due ragazzi uno di fronte all'altro si guardano, e per un lungo attimo i loro sguardi si incontrano, lui le sorride alzando appena un angolo della bocca, lei arrossisce e piega il capo ricambiando il sorrisetto. Si fa sera e la ragazza viene accompagnata a casa. Lui la saluta ringraziandola dell'attenzione e della cura che dona alla madre, mettendosi a completa disposizione se avesse avuto bisogno di lui. Per donna Leo si prega che possa superare la notte, ma lui non la lascia e in quel silenzio gli torna alla mente il cassetto segreto. La curisità è tanta che si alza e apre il cassetto segreto. Dei documenti piegati e legati con un nastro di raso bianco, un pacco di lettere legate con un nastro rosso, un diario con le pagine ingiallite e un anello d'argento a forma di serpente. Il cuore gli dice di prendere l'anello e il diario, al resto ci guarderà poi. Si siede comodo sotto alla lampada e apre il diario:
<<….ero una bambina tredicenne , mi mandarono a far compagnia ad una vecchia nobile signora....ero spensierata vogliosa di vivere e bella con una lunga treccia castana. Dormivo in una cameretta sotto il tetto, in una parte della stanza potevo toccarlo con una mano, stavo bene...
Poi la servitù mi cambiò stanza, e pensai:"Sono brava mi hanno premiata dandomi una bella stanza con un gran lettone pieno di cuscini!" Ma in quel letto tutte le notti ci si infilava il diavolo......e...>>