Lui lei l’altro: una poesia racconta l’eterno triangolo

Da Harielle @hariellle

Leggete la poesia ed il post seguente, ho bisogno di confrontarmi con il vostro parere su questa storia, cari amici

Lui ha due donne:

una che dorme nel suo letto

e una che dorme nel letto dei suoi sogni

Lui ha due donne che lo amano:

una che invecchia al suo fianco

e una che gli offre la giovinezza

Lui ha due donne:
una nel cuore della sua casa
e una nella casa del suo cuore.

(Maram al-Masri)

Ho scelto questo brano di un autore arabo come ouverture del mio post di oggi, che vuole commentare ma anche sottoporre al vostro parere una vicenda che riguarda una mia amica. Lei, separata quarantenne con due figlie piccole, bella donna intelligente, due anni fa conosce un coetaneo nella sua stessa condizione, anche lui con una bambina, che però vive con la mamma. Si innamorano e dopo appena poche settimane lui si trasferisce nella casa di lei. Gli inizi sono felici: viaggi insieme, gite a Gardaland e una estate in piena serenità.

Serenità secondo lei, la mia amica,  perchè nella nostra cerchia di amiche di perplessità su quest’uomo ne abbiamo. Rozzo, sempre incline al turpiloquio e qualcuna riferisce anche alla bestemmia, aggressivo verso le amiche di lei, che veniamo a sapere poi – a rottura completata – erano criticate ed esaminate e infine giudicate : “questa si, questa no”. Io esclusa perchè come prof. troppo colta e quindi lo mettevo in soggezione (sic!)

Arrivato settembre 2011 , però, la mia amica percepisce che “lui” (io lo chiamo il cinghialone, sia per la stazza che per la rudezza, ma voi non siete tenuti a condividere per forza questo poco gentile appellativo è diventato sfuggente, evasivo, spesso prende a pretesto il suo lavoro per non dormire più da lei. Si allontanano e lei non riesce ad avere una spiegazione. Finchè una sera, a casa mia, lei riceve da lui un messaggio ” sbagliato” che indiscutibilmente è rivolto ad un’altra con tanto di numero della “fortunata”. Prodigi di un nuovo iphone comprato nuovo nuovo dal cinghialone , che ancora non lo sapeva usare e che ha inoltrato il messaggio ad una donna compreso del numero di lei a tutta la sua rubrica, probabilmente.

La mia amica chiama l’altra donna e riconosce la ex compagna di lui, con la quale, a quanto pare, da settembre in poi, è rifiorito l’amore. Dopo un confronto telefonico molto vivace con “lui”, che con molto coraggio neanche vuole più incontrarla, la mia amica si rassegna al ritorno di fiamma. Viene a sapere, con il cuore spezzato, che i due hanno messo casa insieme e che tutto fila liscio.

Inizia, sotto consiglio mio e di altre amiche, un percorso terapeutico per uscire dal cerchio della dipendenza affettiva. Mesi e mesi in cui sembra essere riuscita a mettere da parte questa delusione e a ricominciare da se stessa. Arriva ad ammettere che il cinghialone, al di là della sicurezza che sembrava darle, era effettivamente un buzzurro prepotente che oltretutto le aveva anche  portato dei soldi. Ci riferisce i divieti e le proibizioni di vedere quello e quell’altra che lui in pochi mesi le aveva imposto. Si rallegra alla fine di essere uscita da questa brutta storia.

Però…E si, c’è un però, perchè pochi giorni fa la mia amica mi ha chiamato per confidarmi che ha ricominciato a vedere il cinghialone. Un ritorno di fiamma, direte voi? Niente di tutto questo, invece: una relazione clandestina, perchè lui ormai è ufficialmente legato alla compagna, ma, a sua detta, ha bisogno di momenti di evasione e di tranquillità che solo lei può dargli. La relazione è stata riallacciata e lui, ha voluto ben precisare che non può e non vuole dare nessuna certezza alla mia amica, ma che piuttosto le vuole dare l’occasione di vivere alla giornata.

Io sono rimasta basita. Stupita di vedere come una donna intelligente ancora una volta si sia fatta abbindolare da un tipo che non le offra nulla più di sesso occasionale e di una finta sicurezza. Dispiaciuta anche per” l’altra”, prima carnefice nel triangolo precedente, ora vittima inconsapevole, per il momento. Schifata che nel triangolo vi sia sempre un solo vincitore, l’uomo, mentre le due donne sembrano contendersi un premio ambito, strappandosi a vicenda un bieco e becero seduttore.

Chi mi conosce, sa che non sono moralista per natura, che non formulo sentenze.  E che mi sono costruita nel tempo una autostima di me stessa che non dipende dalla persona che ho vicina . Non giudico certo la mia amica, ma mi preparo a starle accanto, se arriverà la tempesta e il triangolo si spezzerà. E mi piacerebbe sapere cosa ne pensiate voi, amici di blog, di questa situazione che, mutatis  mutandis, si ripete nella storia, nella letteratura e nelle storie comuni di ogni giorno.



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