Magazine Psicologia

"Lui non è più lo stesso"

Da Andreaben
Solita banalità. Insieme da 15 anni..tante cose belle, tanti ricordi, tanto amore...poi 4 anni fa, problemi di lavoro, mutui , banche, sommersi dalla crisi, lui comincia a cambiare, non è stato più lo stesso...è diventato ombroso, nervoso, umore altalenante, sempre scocciato e infastidito..porta la sua razionalità all'estremo..perde in dolcezza, tenerezza diventa cinico..comincia un periodo nero, un paio d anni fa incontra una tipa, so che ne è attratto, non so se è successo qualcosa, io me ne accorgo subito..lui rientra mediatamente, ma lei non molla...ci lasciamo, lui non mi dice che è per lei ma non ci vuole molto a capirlo.torna sui sui passi i meno di una settimana..lei sparisce..per ricomparire a settembre sul luogo di lavoro(noi lavoriamo insieme) lui fa di tutto per tranqullizzarmi. Tutto tranquillo fino a inizio dicembre, lui comincia a diventare inquieto nervoso...sparisce tre giorni..non so dov e, che fine a fatto, scopro, mentre è ancora in viaggio che se ne andato fuori per il weekend e non mi ha detto niente,,,,quando torna lo affronto ma senza tragedie..lui si vergogna come un ladro...nel pomeriggio arriva una telefonata di lei al lavoro..lui sbianca come un lenzuolo..non so che cavolo gli ha detto....gli dico solo che è patetico..litighiamo..ora la situazione è sospesa..lui è come un cane bastonato, ,lo so perché lo vedo a lavoro.....per il resto abbiamo deciso per la distanza e il silenzio poi si vedrà,,ora io non credo alle coincidenze, è possibile che fuori sia andato con lei....non lo so e non so neanche se mi serve saperlo...il punto è ho possibilità di riprendermelo e di distruggere lei(metaforicamente) una volta per tutte?grazie spero nella tua risposta
mylu
Cara Mylu,
gli epiloghi spesso si assomigliano, ma credo che i sentimenti che li accompagnano non siano mai delle banalità; belli o brutti, sono ciò che ci rende umani, e ci fa stare vivi. 

Ma concentriamoci sulla tua storia: una storia che 15 anni non hanno incrinato finché la crisi economica ha probabilmente innescato una generale crisi di autogoverno nel tuo uomo. Di qui l'impellenza di tagliare qualche ponte, provare a reinventarsi, cercare in altri ambiti della propria vita quella fiducia in se stessi che, possiamo immaginare, cominciava a vacillare.



Le tue congetture possono essere vere, non lo sappiamo, ma come ben dici tu, saperlo non ti servirebbe. Ciò che ti serve è quanto stai facendo in questa fase, dando prova di un'ammirevole maturità emotiva: fare un passo indietro, lasciare al tuo uomo la libertà di cercare le sue strade, rimettere se stesso alla prova, scottarsi, comprendersi e infine, se succederà (e probabilmente succederà), tornare da sé. La tua rivale, allora, si "distruggerà" da sé, perché nessun discorso potrebbe essere più efficace della tua reazione composta e adulta per convincere il tuo partner che la sua compagna sei tu -- quella che ha saputo mettersi in disparte quando lui ha avuto bisogno di spazio. 
L'errore sarebbe non fargli capire che il tuo mettersi in disparte non è un regalo incondizionato. Quindi da oggi il tuo silenzio sarà vero silenzio, la tua distanza sarà vera distanza, cosicché quando deciderà di rimpiangerti e vorrà tornare indietro dovrà vincere una nuova sfida -- quella di meritarti.


Un saluto,
Andrea

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