Luigino D’Angelo, pensionato di 68 anni, di Civitavecchia, ha perso 110 mila euro di risparmi investiti in obbligazioni subordinate con Banca dell’Etruria… Luigino, ex dipendente Enel, ha visto svanire nel nulla tutti i suoi risparmi e si è tolto la vita, dopo aver lasciato una lettera al computer in cui spiegava i motivi del suo gesto. Era correntista da oltre cinquant’anni con la filiale di Civitavecchia della Banca dell’Etruria, come i suoi genitori, ma il fallimento della banca e il decreto “salva-banche”, che ha azzerato tutte le azioni e le obbligazioni subordinate e rovinato decine di migliaia di piccoli risparmiatori, lo ha distrutto. Nella lettera disperata ha riassunto le umiliazioni e le prese in giro che aveva dovuto subire… l’ultima, post mortem, è l’intervento di Matteo Salvini, subito pronto a straparlare e sfruttare la notizia per ottenere un gruzzolo di voti.
Non aggiungo altro, solo il silenzio e il rispetto per l’ennesima vita annientata dal cinismo e dall’indifferenza.
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