Luino, appello agli elettori: “Domenica andate a votare”

Creato il 29 maggio 2015 da Stivalepensante @StivalePensante

“Lo Stivale Pensante” ha seguito quotidianamente la lunga campagna elettorale per le elezioni amministrative che domenica porterà al voto i cittadini luinesi. E’ stata una campagna elettorale lunga, aspra e con continui botta e risposta dall’una e dall’altra parte. Nell’ultimo mese, eccezion fatta per la settimana in corso, sono state tante le polemiche che hanno segnato il cammino delle cinque liste e dei candidati verso il 31 maggio, quando dalle 7 alle 23 saranno aperti i seggi. Probabilmente si saprà chi vincerà le elezioni nel corso di domenica notte.

Il cittadino un ago della bilancia? (polignano.it)

La redazione, come è giusto che sia, non ha mai espresso una preferenza per nessuno dei cinque candidati, ma anzi ha cercato di mantenersi sempre in una posizione super partes. Oggi, però, abbiamo deciso di “scendere in campo” e lo facciamo attraverso queste parole, esprimendo un invito fondamentale che, però, non è indirizzato alle liste civiche, ma riguarda tutti i 13233 elettori chiamati al voto. Questo l’invito: “Andate a votare”.

Per quanto riguarda Luino scrivere editoriali politici, che prendano posizione in favore o contro qualcuno, non è sicuramente nel nostro stile. I giudizi e le critiche le abbiamo lasciate ai lettori, cercando di riportare quanto è accaduto e quanto è stato detto dai principali protagonisti politici durante questa campagna elettorale in modo oggettivo. Tutte le liste si sono date appuntamento questa sera, chi in centro, chi nelle frazioni, in vista del silenzio elettorale che partirà dalle ore 24.

Così invitiamo tutti gli elettori a recarsi alle urne: “trovate cinque minuti domenica per recarvi al seggio ed esprimere la vostra preferenza, qualsiasi essa sia”. Dal 2000 al 2010 il “partito dell’astensione” è cresciuto nella quantità dei “non voti”, ma speriamo che, anche grazie al nostro piccolo lavoro, voi siate riusciti a farvi un’idea, che vi abbia messo nelle condizioni di decidere per quale lista votare. Alle elezioni amministrative per il Comune di Luino nel 2010 l’astensionismo aveva toccato quota 38%, nel 2005 33,90%, mentre nel 2000 si era fermato al 31,32%. In dieci anni, quindi, l’affluenza alle urne è scesa del 6%.

Nel 1917 Antonio Gramsci, uno dei fondatori del Partito Comunista Italiano, pubblicò “La Città Futura” ed è celebre lo scritto intitolato “Gli Indifferenti”. In quelle parole Gramsci si scagliava contro “l’indifferenza”; una domanda è particolarmente significativa, quella in cui Gramsci, rivolgendosi ai cittadini, si chiede: “Se avessi fatto anch’io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?”.

Questa è stata probabilmente la prima campagna elettorale nella storia di Luino ad essere sbarcata in modo così dirompente sui social network e spesso in alcuni gruppi locali sono state tante le critiche, gli insulti ed i giudizi negativi espressi dagli utenti. Il confronto è lecito e democratico, e grazie ai social network, specialmente Facebook, ognuno può esprimere la propria opinione stando comodamente seduto sul proprio divano. Le tante critiche mosse, però, non possono rimanere fini a sé stesse e così è necessario “attivarsi” e rendersi partecipi di una scelta che andrà ad incidere per i prossimi cinque anni sul futuro di Luino. Qualsiasi sia il vincitore.

Esprimere il proprio voto è fondamentale per il nostro presente, il nostro futuro e per quello dei nostri figli. Andate a votare per ogni singolo problema o proposta al quale pensate che il Comune di Luino possa darvi una risposta: facciamo riferimento a delicate situazioni socio-economiche familiari, ad un miglioramento dei servizi in centro come nelle frazioni, ma anche alle piccole cose come una semplice manutenzione che spetta al Comune, ad un’illuminazione mancante in una via, alla sicurezza o, ad esempio, alla proposta per organizzare un evento di qualsiasi tipo. Rendetevi partecipi e cercate il vostro rappresentante, quello che si avvicina di più al vostro modo di pensare o quello che più pensiate possa essere adeguato per ricoprire il ruolo di amministratore. Nel 1972 era il celebre cantautore Giorgio Gaber a dirlo in una sua canzone: “Libertà è partecipazione”.


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