Luino: trovate cannule per piercing sul lungolago, nessun allarmismo

Creato il 08 giugno 2015 da Stivalepensante @StivalePensante

E’ inutile creare allarmismi dove non vi sono, ma che il problema “ambientale” sia reale anche a Luino è cosa ben nota: il lungolago, come qualsiasi altra strada o piazza, dovrebbe essere rispettata da tutti i cittadini. Nel pomeriggio sono state pubblicate su Facebook alcune foto: in una panchina del lungolago “Carlo Zona” sono state ritrovate cannule per piercing, che in un primo momento avevano creato molta indignazione negli utenti; attualmente l’area è stata bonificata da alcuni cittadini e dalle forze dell’ordine. Proprio stamane, invece, il sindaco Pellicini ha inviato una lettera al prefetto di Varese, il dottor Giorgio Zanzi, chiedendo la convocazione di una riunione urgente per contrastare alcuni fatti preoccupanti relativi alla movida luinese del venerdì e sabato sera.

Luino: trovate cannule per piercing sul lungolago, nessun allarmismo

Le foto pubblicate sul gruppo “Luino” questo pomeriggio. Le foto scattate oggi pomeriggio e pubblicate da un utente su Facebook, che ritraggono cannule per piercing e dischetti di cotone usati nei pressi di una panchina del lungolago “Carlo Zona”, hanno creato non poche polemiche sul gruppo “Luino”. Molti i commenti critici nei confronti di coloro i quali hanno utilizzato queste cannule, che successivamente sono state abbandonate a pochi metri dai giochi per i bambini. Le critiche degli utenti, inoltre, sono state indirizzate anche a chi dovrebbe occuparsi della pulizia delle aree pubbliche, cioè il Comune. Nei pressi della zona di lungolago interessata, in questi minuti, sono intervenuti alcuni cittadini e le forze dell’ordine che si sono adoperate per bonificare l’area dopo le numerose segnalazioni ricevute. Ad affermarlo è il vicesindaco di Luino, Alessandro Casali, proprio nei commenti all’interno del post pubblicato sul gruppo “Luino” di Facebook che aggiunge: “Gli oggetti ritrovati non sono riconducibili a droga”.

“Trovate cannule per piercing sul lungolago, nessun allarmismo”. E’ questo quello che ci sentiamo di dire prima di creare qualsiasi tipo di allarmismo sulla presenza di cannule per piercing nei pressi di una panchina del lungolago “Carlo Zona” a Luino. Quindi nessun degrado eccessivo, ma solo la mancanza di senso civico nel rispetto dell’ambiente in cui viviamo. E’ ovvia l’indignazione dei cittadini davanti alle foto pubblicate su Facebook, come è scontato dire che la civiltà delle persone che hanno abbandonato le cannule e i dischetti di cotone sul prato sia pari a zero. La preoccupazione dei cittadini che hanno pubblicato le foto su Facebook nasce dal fatto che a pochi metri dalla panchina i bambini sono soliti correre e giocare.

Ben vengano, invece, azioni mirate a tutelare l’ambiente. Ci riferiamo, ad esempio, ai “Guardiani del Lago” che settimanalmente si impegnano per ripulire le spiagge e le acque lombarde del lago Maggiore, oppure ad alcuni cittadini che, organizzandosi da soli, si sono ritrovati giovedì scorso per pulire la spiaggia dietro la prima galleria di Colmegna. Questo non basta, però, perchè tutti noi dobbiamo essere i primi a preoccuparci di mantenere e rendere migliore l’ambiente in cui viviamo. Che la pulizia in alcune zone della città, frazioni o centro, sia talvolta inadeguata è cosa nota, ma in un’occasione come questa è inutile imputare colpe al Comune: la mancanza di senso civico è soggettiva.

Le parole del sindaco di Luino, Andrea Pellicini. “In data 8 giugno – spiega il sindaco Andrea Pellicini – ho chiesto al Prefetto di Varese Giorgio Zanzi di convocare una riunione urgente, presenti le forze dell’ordine del territorio, per contrastare i fenomeni pericolosi della movida luinese del venerdi e sabato sera, allorquando almeno 1500 persone, soprattutto nelle calde serate, invadono i locali del lungolago e di Piazza Libertà: danneggiamenti al patrimonio pubblico e privato, risse violente in alcuni bar, probabile, per non dire certo, spaccio di sostanze, e bande di ragazzini ubriachi che rompono bicchieri per strada. Sono fenomeni che devono essere stroncati attraverso un’azione coordinata, in cui il comune, con la sua polizia locale, farà la sua parte”.


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