Il Movimento Italia Nazione, con candidato sindaco Pietro Agostinelli, è pronto alla sfida elettorale che lo vedrà impegnato per le prossime elezioni amministrative.Insieme all’avvocato Gian Piero Maccapani, Agostinelli ha espresso tutte le sue perplessità e critiche all’attuale maggioranza Pellicini. Coerentemente all’attività che ha svolto in questi cinque anni, il candidato sindaco del MIN tiene a precisare anche alcune proposte che toccano le tasche dei cittadini: “Una volta eletti metteremo la metà dei nostri stipendi, da sindaco e da assessori, in un fondo comune per i cittadini luinesi. Invitiamo il sindaco e gli assessori a fare altrettanto negli ultimi due mesi di mandato”. Agostinelli è stato sempre presente sul territorio luinese, specialmente nelle frazioni, per ascoltare i cittadini ed aiutarli: sono numerose le segnalazioni del candidato del MIN riguardanti problematiche legate alla manutenzione in tutto il territorio luinese.
Il candidato sindaco del MIN, Pietro Agostinelli, con il segretario nazionale MIN, l’avvocato Gian Piero Maccapani
La presentazione della lista del Movimento Italia Nazione e le critiche del segretario nazionale, l’avvocato Gian Piero Maccapani. “Il significato della presentazione della nostra lista a Luino – spiega il segretario nazionale del MIN, Gian Piero Maccapani – è ancora una volta emblematico ed è il momento storico-politico a dircelo. A Luino abbiamo già vinto moralmente e politicamente le elezioni perché, in un anno e mezzo, abbiamo coerentemente seguito un’opposizione con un’incessante lotta politica per la legalità, per i cittadini luinesi, contro la tassazione e le vessazioni: abbiamo fatto in modo che questa giunta si sciogliesse al sole e si è divisa in tre liste (ndr, Pellicini, Taldone e Compagnoni). Tutto questo perché il Movimento Italia Nazione con una politica non solo altamente professionale, ma anche meritevole nell’interesse dei cittadini, ha messo a nudo tutte queste mancanze della giunta. Così possiamo dire a testa alta che il MIN vince le elezioni due volte, o tre volte: anzitutto noi ci siamo, siamo un movimento di destra sociale moderno, che si pone in stretto contatto con il centro-destra, ma diverso, alla Sarkozy. Non quello fatto dalla vecchia politica. Vogliamo un centro destra vincente con uomini del MIN che possono amministrare questo comune proprio perché provengono dal mondo della socialità e del lavoro, non dal mondo dei privilegi. Seppur rappresentati in lista, voglio aggiungere che noi ci siamo come MIN, abbiamo il nostro simbolo, ma ad esempio non c’è Fratelli d’Italia. Rivendichiamo 10 consiglieri comunali in tutta la Provincia di Varese. Vorrei ricordare al sindaco Pellicini, leggendo sulla stampa che paragonava Compagnoni a Gianfranco Fini, che proprio lui è stato uno dei più grandi discepoli di Gianfranco Fini: è passato da Alleanza Nazionale, PdL, Futuro e Libertà per poi arrivare a Fratelli d’Italia. Quindi, mi sembra una dichiarazione un tantino contradditoria. Noto che gli altri, inoltre, a differenza nostra, parlano poco di programma e molto di persone: noi, invece, diciamo meno tasse, legalità, ripristino e riqualificazione delle frazioni e, soprattutto, grande socialità. Voglio sottolineare che una volta vinte le elezioni daremo la metà dei nostri stipendi, di sindaco e di assessori, ad una cassa comune per i luinesi, perché questo deve fare un sindaco in un momento come questo di grande crisi economica-sociale. Come fanno loro a parlare di meno tasse? Parlano contro sé stessi? Loro le tasse le hanno aumentate e dovranno anche spiegarci la decisione di aumentarsi i loro stipendi. Siamo gli unici a poter parlare di queste cose. Siamo stati in opposizione e abbiamo sempre votato contro. La nostra è una lista formata da persone vincenti ed abbiamo una proposta per amministrare al meglio la città.”
MIN: “Il comun denominatore di Pellicini, Taldone e Compagnoni è quello di far parte della vecchia politica”. In replica a quello che il candidato sindaco Giuseppe Taldone ha detto sulla Prealpina, in riferimento alle perplessità che ha avuto nelle decisioni in giunta, l’avvocato Maccapani tiene a precisare: “Io vorrei dire a Taldone, che è un carissimo amico, che non basta esprimere perplessità, bisogna andare via. Ma in tempi non sospetti. A Compagnoni dico la stessa ed identica cosa, mentre a Pellicini dico che non bisognava sgretolarsi davanti alle battaglie del MIN, ma sarebbe stato meglio ascoltare, se si fosse stati vincenti, per riproporre una maggioranza forte alle prossime elezioni. Dico a tutti e tre che rappresentano tutto quello che c’è della vecchia politica. Spero che i cittadini luinesi lo capiscano. A Pellicini, come MIN, avevamo chiesto una diversificazione del programma, ma ci sono state sbattute le porte in faccia: l’idea era quella di una maggior socialità e più interesse verso i luinesi. Siamo andati in opposizione e possiamo dire a testa alta che non c’è coerenza, soprattutto il sindaco uscente quando parla di tasse, come dicevo prima. Il centro-destra ci ha cercato ripetutamente nel corso delle scorse settimane, anche Taldone. Io ed il presidente Enzo Rosa – continua Maccapani – siamo andati ad una riunione a Varese, invitati da Forza Italia, che ci ha proposto di allearci con loro in Provincia. Quando, però, in una riunione a Creva abbiamo parlato ai nostri iscritti di questa possibilità, il 99% di loro ci ha fatto capire che la loro intenzione era quella di andare da soli, indipendenti. Così, a partire da settimana prossima, inaugureremo l’Info-Point per la candidatura di Pietro, per avere un filo-diretto con le persone. Soli”.
Che tipo di campagna elettorale pensate di condurre? “La nostra idea è quella di girare – spiega il candidato sindaco del MIN, Pietro Agostinelli -, non aspetteremo le persone, andremo noi da loro per capire le loro esigenze. Gireremo nelle frazioni, abbiamo iniziato da Biviglione. Creeremo contatti con le persone e faremo incontri-riunioni per parlare e programmare una soluzione ai loro problemi. Importante sarà confrontarsi anche con le associazioni”. Per intercettare i voti di Luino centro, invece, il MIN pensa di giocarsela attraverso alcune persone messe in lista come Santo Bonarrigo, che lavora in un centro velico locale e che vorrebbe, ad esempio, sviluppare il turismo provando a creare dei bus-navetta del Lago, per intercettare i turisti presenti dall’altra parte della sponda. Un altro nome di spicco è quello del dottor De Pascalis, medico e dentista di Luino, uno dei due capolista, attualmente segretario del MIN di Luino e Valli. Sarà presente in lista anche un volto storico della Pro Loco di Luino, Adriano Giannini, anche presidente del comitato elettorale. “Noi vogliamo andare incontro anche alle esigenze dei commercianti – continua Agostinelli -, confrontarci con loro per capire di cosa hanno bisogno. Io penso che non ci sia soltanto il Palazzo Verbania da riqualificare, che è giusto venga ristrutturato. Credo però ci siano anche tante altri parti della città da sistemare, come piazza Garibaldi, le frazioni o la Villa Hussy, dove le persone si lamentano perché sono al freddo”.
La critiche sulle tasse ai cittadini e sull’aumento degli stipendi degli amministratori. “Il 10 gennaio 2014, sulla Prealpina, il sindaco Pellicini – spiega Agostinelli – dichiarava: ‘il mio obiettivo è quello di portare al minimo le tasse locali. Far pagare ai cittadini la mini-Imu vuol dire mettere un altro inutile balzello per pagare i debiti che sono stati fatti a Roma’. Lui diceva di voler abbassare la tasse, ma solo nove mesi dopo, invece, le ha aumentate: a crescere è la TASI ponendola al massimo (ndr, al 3,30‰). Noi abbiamo fatto un attacco in consiglio, votando contro. Stessa cosa è accaduta con l’IMU, datata 25 settembre 2014: allo stesso modo ho attaccato e ho votato contro, non comprendendo una scelta: gli italiani residenti all’estero, over 65, hanno una riduzione al 5‰, mentre i luinesi over 65 pagano l’IMU al 10,20‰. Inoltre, dal 2013 al 2014 il Comune dalle tasse dei suoi cittadini ha incamerato in più 1,3 mln di euro circa. Il sindaco e gli assessori, anche se è previsto per legge, hanno pensato bene di aumentarsi gli stipendi del 3%. Faccio un discorso politico ed etico: in un momento di crisi come questo loro sarebbero dovuti essere i primi a dare l’esempio, tagliando i loro introiti. Per gli ultimi due mesi li invito a mettere metà dei loro stipendi in un fondo comune, per le famiglie luinesi più in difficoltà”.
Altri problemi legati alla piccola manutenzione. “Sono tante le proposte che ho fatto in questi anni a partire dalle problematiche legate parcheggi, utilizzando e sistemando ad esempio l’ex area Diana, che però è stata messa in alienazione. Mi riferisco alla piccola manutenzione – conclude Agostinelli – che è lacunosa: nei cimiteri, nelle strade, nelle frazioni e, soprattutto, nelle scuole. Il nostro principale obiettivo è cercare di stare attenti alle esigenze ed ai bisogni dei cittadini. Le grosse opere se ci sono i soldi ed i finanziamenti li porremo in essere, in caso contrario no. Per intercettare i fondi saranno gli uffici incaricati ad occuparsene, l’importante è tenere gli occhi aperti per cercare i finanziamenti giusti che potrebbero arrivare sia dalla Regione sia dall’Unione Europea”.
Piano piano le carte si stanno scoprendo e la partita per le prossime elezioni amministrative a Luino sembra sia iniziata. Se da un lato Pellicini, però, auspica una campagna elettorale all’insegna del fair-play, dall’altra il Movimento Italia Nazione sembra non voler guardare in faccia nessuno e attacca. Continua, poi, il lavoro dell’altro candidato sindaco Giuseppe Taldone, con i suoi Info-Point, mentre a giorni dovrebbe arrivare l’ufficializzazione della candidatura di Franco Compagnoni, appoggiato da una lista civica guidata dal centro-sinistra. Si attende anche il Movimento 5 Stelle, che potrebbe comunicare le sue intenzioni proprio nella settimana dopo Pasqua, e si cercherà di capire dove confluiranno i voti di “Luino 2010″, dell’allora candidato sindaco ed attuale consigliere comunale, Vincenzo Liardo.