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Luis Royo

Da Flavia
luis royo la mia preferita! <3

Luis Royo.

*due minuti di silenzio per venerare questo nome*

Ok, cominciamo.

luis royo

 

Illustratore e fumettista spagnolo, comincia la sua carriera negli anni ’70 ma inizialmente, influenzato dai moti del ’68, le sue opere hanno un background di denuncia sociale fino a quando nel 1978, con l’avvento del fumetto per adulti, anche Royo entra in questo mondo, seguendo artisti come Moebius (AVE!).

Inizialmente realizza copertine per i libri di editori come la Warner books, ma ben presto il suo stile onirico e le sue donne incredibilmente sensuali spopolano nel mercato richiamando pubblico da tutto il mondo.

Nel 1992 esce la prima raccolta di illustrazioni, intitolata Women, che raccoglie il lavoro degli otto anni precedenti, a cui poi seguirà Maleficent, dai toni molto più dark.

andando sempre più avanti nel suo lavoro, lo stile di Luis Royo cambia e si evolve, passando da colori caldi e compatti ad atmosfere rarefatte e quasi monocromatiche, glaciali.

luis royo

 

Per chi ancora non conoscesse questo nome, molto probabilmente lo conosce solo tramite le sue immagini, opere di una perfezione quasi impossibile.

Ogni elemento delle illustrazioni serve a creare un mondo irreale e alternativo, dove ogni cosa sembra possibile, i personaggi di Royo si muovono in quest’ambiente soli, dispersi, a volte anche disperati, alla ricerca di una luce, che molto spesso è rappresentata dalla figura femminile, espressa in tutta la sua sensualità e bellezza.

 

 

Le donne di Royo ormai sono una parte della cultura popolare, in molti si fanno tatuare sul corpo i suoi disegni per poter portare con loro quella piccola parte di un sogno: sole che aspettano qualcosa guardando l’orizzonte lontano, oppure in compagnia di mostri o bestie elettroniche che sembrano aver paura di toccare quella perfezione ma loro sono creature amorevoli che li confortano, amanti. Guerriere forti e pericolose, o fanciulle indifese… Sempre lontane, inavvicinabili e bellissime, disperse in mondi apocalittici, ferme a riposarsi sulla riva di un fiume.

Ogni disegno è un mondo a parte, ma legato ai precedenti per quegli elementi onirici e fantastici che rappresentano il fil rouge che lega l’operato dell’artista.

Per quanti dicano che oramai Royo ha stufato (????) perché fa sempre le stesse cose: io voglio anche dar loro ragione, perché in fondo l’immaginario dell’artista è solido e collaudato quasi alla perfezione – meglio del Big Beng! – ma non credo che mi stuferò mai di perdermi nei suoi mondi fantastici.

 

luis royo

 

©Luis Royo
©Luis Royo
©Luis Royo
©Luis Royo
©Luis Royo
©Luis Royo
©Luis Royo
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©Luis royo©
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