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Luis Sepùlveda- Storia di un cane che insegnò a un bambino la fedeltà

Creato il 04 gennaio 2016 da Fedetronconi

“Aukaman mi guarda negli occhi. C’è fiducia nel suo sguardo, sa che non l’abbandonerò e che nella mia testa di cane c’è un’idea che posso spiegare solo coi miei gesti e movimenti canini,, perché al principio dei tempi il Ngunemapu ha disposto che gli animali e gli uomini non si capissero parlando ma attraverso i sentimenti espressi dal modo di guardare”

Luis Sepùlveda- Storia di un cane che insegnò a un bambino la fedeltà

Le favole di Luis Sepùlveda affascinano, ormai da molti anni, grandi e piccini. Il motivo del suo successo è molto semplice, Sepùlveda affronta tematiche molto forti e ricche di valore, e lo fa dando voce alle anime più pure di sempre: gli animali. Amicizia, rispetto, lealtà, fiducia e bontà prendono così vita naturalmente, emozionando anche i cuori più freddi.

In questa nuova favola sarà il cane lupo Aufman (il cui nome vuol dire fedele e leale) a ricordarci quanto valga la fedeltà verso chi abbiamo amato e ci ha amati di rimando. Quando era ancora un pichitrewa ( cucciolo di cane), Aufman venne regalato al pichiche (cucciolo d’uomo) Aukaman. Insieme, cane e bambino, crescono, giocano, ascoltano le storie passate del loro popolo e diventano amici. Purtroppo la vita di Aufman viene sconvolta da persone cattive e crudeli, uomini che non fanno parte della Gente della Terra e che non vivono rispettando la natura e le sue creature. Aufman si troverà a dover obbedire ai loro ordini, assoggettato al volere degli uomini del branco. Ma la sua missione ora lo pone davanti ad un bivio. Dare la caccia al fuggitivo è la strada giusta? Come agire per  rispettare il significato del suo stesso nome e non tradire i legami affettivi che ricorda ancora con tanto amore? Aufman, cane leale e buono, è inevitabilmente il simbolo della fedeltà. In fondo, se a volte i legami di amicizia tra gli uomini si spezzano, quello tra un cane e il proprio padrone è sempre forte e saldo, e niente lo può rovinare. Sepùlveda ci insegna ancora una volta ad apprezzare la vita e lottare per chi amiamo, e lo fa con l’unico linguaggio universale: quello degli animali. Perché, se sordi davanti ad una lingua straniera, gli uomini non saranno mai ciechi davanti agli occhi del proprio cane.

Buona Lettura.

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