Il gruppo berlinese riesce a organizzare di vedersi, a un mese di distanza dalla trasferta tedesca, complici le festività e i malanni vari, e questa volta la meta è Salerno, famosa in questo periodo per le Luminarie Natalizie. Ormai da diversi anni a Salerno si svolge per 3 mesi, da novembre a gennaio, una manifestazione legata alla rappresentazione attraverso le luminarie di opere d’arte. Filo conduttore di quest’anno sono le Stelle e i Pianeti. Così Salerno si popola di turisti per la felicità di quasi tutti i suoi cittadini, qualche lamentela c’è stata ovviamente a causa del montaggio delle installazioni che ha arrecato disturbi alla circolazione e per alcuni “buchi” fatti in un’antica porta che forse potevano essere evitati.
Arriviamo all’uscita dell’autostrada con un traffico più che scorrevole, ma proprio all’uscita arriva il temuto traffico, incolonnati fino al centro di Salerno dove ci infiliamo in un parcheggio sotterraneo e riusciamo a fermare entrambe le auto. Il centro è affollatissimo, credo più per i saldi che per le luci, e mio malgrado, devo ammettere che Salerno al momento è davvero una spanna sopra il capoluogo Campano. Pulita, ben organizzata, e con tutto il traffico presente meno caotica di Napoli. Certo abbiamo visto solo strade del centro, paragonabili che ne so a Via Chiaia o Via Scarlatti, ma sia per la presenza di negozi che di bar molto più curati mi ha dato veramente una impressione positivissima.
Sulle installazioni di luce poco da dire, Napoli quest’anno era oscurata, forse con l’immondizia presente in ogni dove il Comune ha preferito evitare contestazioni per installare delle luci discutibili, ma qui a Salerno parliamo di opere d’arte veramente di categoria superiore. Bellissimo l’albero centrale, infinito nella sua altezza e luminosità, e ben strutturate le stradine a tema, e il planetario con tutti i pianeti luminescenti.
Veramente complimenti al Sindaco e ai salernitani.
Per la cena ci affidiamo a Peppino, che ci conduce alla Braceria Taverna TerrAntica, a Baronissi. Senza traffico avremmo impiegato veramente 5 minuti ad arrivare, parcheggio riservato e vi consiglio di prenotare.
All’ingresso raccolta fotografica degli ospiti VIP, non finiremo sicuramente fotografati, questa non è una cosa che mi piace, ma attrae molto e fa molto glamour.
Ci accomodiamo al tavolo riservato, proprio di fianco alla grande brace, enorme focolare dove due abili maestri macellai tagliano la carne che verrà poi cotta e servita ai tavoli. Ci viene servito uno spumantino secco per invogliarci alla scelta, e ci affidiamo ai consigli del cameriere che ci avvicina. Iniziamo ovviamente dagli antipasti, accompagnati da un panpizza appena sfornato, e mentre Ciro sceglie il vino Peppe ci racconta della sua dieta.
Arriva questo enorme tagliere in cui sono serviti gli antipasti, diversi tipi di salame, da felino a cinghiale, mortadella alla piastra, sformatino di carciofi, ricottine in paglia, mozzarelline con foglia di lardo, confettura di ciliege e miele, pomodori essiccati, tocchettini di polenta, pecorino stagionatissimo, tutto molto molto saporito, non scontato, per cui ottima partenza.
Ciro seleziona un Aglianico che ci accompagnerà per la serata, e arriva anche l’antipasto di Peppe che è a dieta, che le ragazze però assaltano prontamente, un simpatico piatto di verdure di stagione alla griglia.
Passiamo alla carne, e seguiamo il consiglio del “diciamo così” padrone di casa, di colui che ci ha condatto qui, e prendiamo una fetta di “Marezzata“, un vitello la cui carne è caratterizzata dal conferimento di un aspetto striato della carne stessa, vi sono in pratica sottili striature di grasso all’interno dei fasci muscolari, questo fa si che migliorino cottura, digeribilità e gusto. Il piatto viene servito su un tagliere con vasetti per accompagnarne la degustazione, e nello specifico del trito di Pepe verde, aceto balsamico e Porto. Beh non sono un professionista, ma preferisco di gran lunga la carne al pesce, amo carni argentine, fiorentine, al sangue, e questa mi ha lasciato veramente un’ottima impressione. Tenerissima, gustosa, umida, non ha lasciato senso di pesantezza, insomma veramente ottima.
Avevamo ordinato anche delle patate al forno, arrivano però in ritardo con le scuse e il mea culpa della signorina che aveva preso l’ordinazione…. ahi ahi!!
Chiudiamo con il dolce e un amaro, niente superalcolici, dobbiamo guidare. Il dolce è un millefoglie al cioccolato fondente, o ai frutti di bosco, ben servita e anche moto gustosa.
Ambiente un pò come se ne trovano tanti, da finta taverna, ricercato ma non troppo, presenza della Salerno bene, e veramente tanta gente.
Servizio attento (quasi sempre), disponibile, anche se sul finale ho colto una sorta di accelerazione, probabilmente serviva il tavolo, e questa fa perde punti. Il conto leggermente sopra norma, 45 euro a persona, ma contiamo anche due bottiglie di vino e un antipasto molto corposo.
Bagni puliti anche se un pò pochi per il numero di persone che devono servire.