Magazine Diario personale

Lunedì 18 Marzo 2013: vi chiedo scusa.

Da Gattolona1964

Cari amici sono consapevole e molto dispiaciuta per avervi trascurato, prometto che in un qualche modo farò ammenda, raccontandovi il seguito dell’avvincente storia a puntate di “Sotto al grembiule niente, parte seconda”. Gli impegni familiari di un certo rilievo hanno preso il sopravvento su tutto, mi hanno fatto mettere da parte le amicizie, le serate a cena con gli amici, il Blog, ho trascurato anche la mia persona fisica mettendomi da parte e imbruttendomi. Non ha importanza, non mi vergogno a dirlo, ma in questi ultimi tempi ho voluto dare la priorità a persone che mi stanno molto molto a cuore. Ho preso con loro impegni morali e pratici,l’ho fatto con coscienza e porterò gli impegni sino alla fine,  anche se emotivamente sono molto coinvolta, sono felice ed incredula di poter aiutare chi, in questo momento ha veramente bisogno di me. Nel mio percorso degli ultimi tempi, non vi nascondo che le difficoltà e le incombenze da conciliare sono tante e non sempre riesco ad intrecciarle come vorrei, relazioni interpersonali comprese. Vedete cari ragazzi e ragazze del 1964 o giù di lì, quando io Gattolona Pasticciona ovvero Schianchi rag. Fabiana,(50/60 nel 1983…ndr)  intraprendo un cammino nuovo ed irto di difficoltà di ogni tipo, do tutta me stessa senza riserve, senza risparmiarmi mai, fino a rimanere senza fiato. In amore, nel lavoro, nelle amicizie, con ifigli: è nel mio Dna far uscire la mia forza nascosta, anche quando penso di aver terminato le risorse e anche quando sono fortemente convinta di non farcela. Ogni volta è una sfida, ogni progetto intrapreso è già dall’inizio una vittoria per me, comunque andrà a finire so che ci ho provato ed ho avuto la voglia di ricominciare. Come dire: fabiana contro fabiana, una bella e sana sfida!Non sempre però ciò che faccio o dico viene apprezzato e capito, è come se io parlassi una lingua che alcuni non comprendono o facessi gesti ed azioni strani, non spiegabili all’apparenza. Per fortuna, così ho modo di mettermi in discussione e capire gli errori che compio, involontariamente essendo come Voi un povero, piccolo e minuscolo essere umano. Come vorrei che tutti parlassimo la stessa lingua del mondo! sarebbe molto più semplice interpretare quasi tutto e dare un senso comune alle piccole dosi di bontà che ognuno di noi può regalare agli altri. Tra i tre progetti importanti che sto portando avanti dal Natale 2012, ve n’è uno che è sopra agli altri nella piramide dei miei pensieri: far sorridere un uomo adulto che sta passando, diciamo un momento di salute alquanto negativo. L’altro è far sorridere ed accontentare i desideri di un gruppo di bambini ammalati di leucemie e forme gravissime di tumore, impresa ancora più difficile, ma nel mio piccolo ci sto provando… Sapete amici che è molto faticoso strappare un sorriso o una risata di gusto ad una persona che sa di avere qualcosa di molto brutto dentro di sé? Un mostro con il quale combattere tutti i giorni e tutte le notti, sperando di poter veder l’alba di un nuovo giorno e sperando che i nostri spiriti buoni e i nostri avi, ci aiutino in un cammino irto di difficoltà. Di fronte alle malattie ritorniamo tutti bambini, anche una persona gravemente ammalata di novanta anni ritorna bambina ed aspetta un dolcetto o una carezza da noi, che siamo ora genitori e siamo perfettamente in grado di poterlo fare a loro. Troppe volte ci si vergogna ad aiutare gli altri, ci si vergogna di dare un bacio o una carezza ad un bambino con la pelle scura o ad un anziano tremolante: cari amici, anche questo è amore, pure senza il sesso che è parte integrante e fondamentale di esso! Anzi oserei dire che è la forma d’amore per eccellenza, platonico, dolce, struggente, quell’amore che si impara a conoscere vedendo gli altri sorridere e sperare: credetemi, non è poco, è la vita stessa ed è la ragione per la quale vi ho trascurato un poco…mi potete perdonare?


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Dossier Paperblog