Magazine Racconti
Chi mi conosce ochi mi legge spesso, sa quanto io ami l’editore Neri Pozza. Secondo me, e lo dicocon assoluta convinzione, è l’editore che insieme a Giano (casaeditrice collegata) e BEAT(le edizioni economiche dei suddetti editori, oltre che di Nutrimenti e MinimumFax), pubblica i libri più belli che circolano in Italia. È il caso del libro chevi sto per proporre, che purtroppo per questioni di tempo e lavoro riuscirò aleggere solo in estate. L'autrice, Zsuzsa Bank, il prossimo 23 aprile saràa Milano, dove incontrerà i lettori e firmerà le copie del suo libro. Inutiledire che vorrei esserci, ma purtroppo proprio non potrò… accidenti :-(!Per i milanesi etutti i fortunati che invece potranno andarci, segnalo che l’autrice saràpresente nei seguenti punti vendita:
17.30 LibreriaMondadori Duomo18.00 LibreriaHoepli E ora vi presento l’opera, “I giornichiari”:
I giorni chiariZsuzsa BankTraduzione dal tedesco di Riccardo Cravero Euro 18,00 Pagine 540EAN 9788854505681
L’opera Ai margini di un villaggio nel sud della Germaniadegli anni Sessanta, là dove cominciano i campi, c’è una casetta di assisghembe circondata da un giardino di alberi da frutta. La casa è talmentepovera che le porte non hanno serratura e al cancello non c'è nemmeno unacassetta per le lettere. Dentro vi abitano Évi e la piccola Aja. Vengono dall’Ungheriae lontano, in qualche remoto angolo del mondo, al seguito del circo in cui siesibisce ogni sera come trapezista, c’è il marito di Évi, il padre di Aja.Esile nell’aspetto ma forte e determinata nel carattere, Aja stringe amicizia,come per una segreta affinità elettiva, con Seri e Karl, due bambini che, comelei, devono fare i conti con la mancanza e il lutto. Il padre di Seri è mortopoco dopo la nascita della figlia in un incidente d'auto. Una tragedia,misteriosa e straziante ha offuscato, invece, la prima infanzia di Karl: anniprima, in una bella giornata di primavera, il suo fratellino è salito sull'autodi uno sconosciuto e non ha più fatto ritorno.
Come per un incanto, la vita incomune dei tre bambini, nell’atmosfera stralunata e idilliaca del villaggio edel giardino di Aja, sembra rimuovere ogni mancanza e lutto. I giorni chiari elieti dell’infanzia hanno il sopravvento, e i bambini trascorrono un’esistenzaspensierata in cui le sole figure adulte hanno il volto amorevole delle madri.I ragazzi si giurano amicizia eterna e si scambiano la promessa di restare persempre fedeli ai sogni dell’infanzia. La vita adulta, però, coi suoicompromessi e le sue disillusioni, le sue sconfitte e i suoi lati oscuri, è inagguato.
Venti anni dopo, trascorsi l’università a Roma e un soggiorno comune aNew York, Aja, Seri e Karl si ritrovano nel villaggio della loro infanzia a farei conti con insospettabili segreti familiari, a lungo gelosamente custoditi, econ inimicizie e tradimenti inaspettati. I giorni chiari è un grande romanzoche, con uno stile sospeso e struggente, cattura il lettore e lo porta per manoattraverso il mondo incantato dell’infanzia e le disillusioni che la vitariserva.
13 settimane consecutive ai primi postidella classifica dello «Spiegel».
«La Germania dei Giorni chiari è così particolare ed elegiaca, l’atmosfera cosìoriginale, la narrazione così personale, che a volte si pensa di star leggendoun romanzo proveniente da un’altra epoca, da un altro mondo». Die Zeit
«I giorni chiari è una storiafamigliare e insieme un ritratto di donne. La bravura di Zsuzsa Bánk sta nellacapacità di farci scoprire l’imprevedibilità del destino attraverso l’uso diimmagini sottili, con una voce molto letteraria». Figaro
«Occorre prendere seriamente lapoesia di questo romanzo, lasciarle, di diritto, il proprio spazio. Allora imotivi intrecciati, i passaggi ricorrenti, quasi dei ritornelli, si unisconoper formare una melodia e questo libro così intelligente costituisce unlenimento alla nostalgia per la felicità perduta». Neue Zürcher Zeitung
«La disinvolturacon cui Zsuzsa Bánk imposta i propri passaggi è affascinante e ammirevole. Ècome se disegnasse tanti piccoli punti di luce che insieme formano un quadroimpressionista. Puntini che respirano e brillano e una beatitudine estrema sicongiunge alla dolce amara fugacità della vita». Frankfurter Neue Presse
«Zsuzsa Bánk èuna scrittrice poetica e melanconica, delicata e allo stesso tempo dotata digrande forza espressiva». Frankfurter Allgemeine ZeitungZsuzsa Bánk, nata nel 1965, dopoaver lavorato come libraia, ha intrapreso gli studi di giornalismo, scienzepolitiche e lettere nelle università di Mainz e a Washington. Vive e lavora aFrancoforte con il marito e due figli. Il suo primo romanzo, Der Schwimmer, ha ricevuto grande consensodi critica e pubblico e numerosi premi, tra cui il Deutscher Buchpreis.
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