Lunedì 23 gennaio: il giorno della verità per Agile

Creato il 23 gennaio 2012 da Cassintegrati @cassintegrati

Lunedì 23 gennaio sarà una giornata decisiva per Agile. Al mattino le parti sociali incontrano al Ministero dello Sviluppo Economico la TBS, per la chiusura della procedura di cessione e al pomeriggio si svolgerà l’incontro con le Regioni per la discussione dei piani regionali per il ricollocamento degli esuberi. Per sindacati e lavoratori l’obiettivo della giornata è chiaro, dai due incontri dovrà uscire un accordo quadro in grado di dare una risposta ad ognuno dei 1350 lavoratori Agile.

L’accordo però si presenta difficile, perché il piano TBS prevede l’assunzione di poco più di 200 persone e la chiusura di sette sedi su undici e TBS sembra irremovibile su questi numeri. Sarà difficile perché le Regioni non hanno reagito come i lavoratori si aspettavano, solo Piemonte e Lombardia hanno dato subito la loro adesione impegnandosi a dedicare fondi per Agile ed impostare progetti credibili di ricollocamento, ma mancano all’appello regioni importanti con centinaia di lavoratori in ballo.  Accordo difficile perché senza una messa in sicurezza dei lavoratori che a fine degli ammortizzatori sociali potrebbero andare in pensione se potessero agganciarsi alle regole pre-Monti, il numero degli esuberi supererà i 1000.

D’altro canto i lavoratori capiscono che senza un accordo, sono finiti. Salterebbe la cessione a TBS e non ci sono altre aziende in coda per acquisire Agile, salterebbero i programmi regionali di ricollocamento, salterebbe ogni possibilità di far leva al Ministero per la questione pensioni. Insomma ci sarebbe la certezza del fallimento, peraltro già annunciato dai commissari straordinari con la loro lettera “ricatto” inviata qualche giorno fa dove scrivono «Ribadiamo l’assoluta urgenza di raggiungere in tempi brevi un accordo considerato che le proiezioni di cassa potranno garantire i pagamenti fino al 31 gennaio 2011 – se entro quel termine non sarà raggiunto un accordo e non si potrà perfezionare la vendita ci vedremo costretti a presentare l’istanza di fallimento». Il fallimento senza accordo vuole dire essere fuori da qualsiasi percorso, magari tortuoso e con la meta finale lontana, ma pur sempre un percorso.

Nel bene e nel male quindi lunedì 23 sarà il giorno della verità per Agile e i lavoratori lo sanno, e sono partiti pullman da tutt’Italia per formare un presidio importante sotto il Ministero. “Non ci muoveremo fino a quando non uscirà un accordo soddisfacente” è la parola d’ordine fra i lavoratori.

Anche da Ivrea domenica sera parte un pullman che raccoglierà nel suo viaggio verso la capitale i lavoratori di Pregnana Milanese. I lavoratori arriveranno a Roma lunedì di prima mattina per iniziare una lunga, difficile giornata. Se all’andata la tensione per l’incognita dell’esito sarà alta e mille pensieri accompagneranno i lavoratori e le lavoratrici, quale sarà l’umore al ritorno? Anche firmando il miglior accordo non ci sarà da festeggiare, ma speriamo che non si debba tornare con le lacrime agli occhi e la morte nel cuore.

di Cadigia Perini (RSU Fiom Agile Ivrea)
(23 gennaio 2012)


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