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Lunga vita a JavaScript

Da Andreachiarelli

JavaScriptE’ fuori dubbio che JavaScript stia vivendo un momento di gloria: il numero di librerie basate su questo linguaggio di scripting è enormemente cresciuto in questi ultimi anni, ed in alcuni casi possiamo parlare di veri e propri framework. Basti pensare a jQuery o MooTools, solo per citarne qualcuno. E pensare che nella sua lunga storia ci sono stati momenti in cui qualcuno pensava che questo linguaggio fosse, se non spacciato, almeno insufficiente per le esigenze di un Web dinamico.

Applet Java, controlli ActiveX, animazioni Flash, hanno tentato di soppiantarlo in tanti modi, soprattutto approfittando della scarsa conoscenza delle sue potenzialità da parte di molti utilizzatori: snobbato dai programmatori, usato male dai grafici. Come dice Douglas Crockford, JavaScript è stato il linguaggio più frainteso del mondo. Eppure ce l’ha fatta. Buona parte di quello che un tempo era prerogativa esclusiva di queste tecnologie ora è possibile realizzarla con JavaScript, ed è probabile che presto anche un’altra barriera possa cadere, quella del rendering di documenti PDF.

Non parliamo soltanto di animare qualche pagina Web all’interno di un browser. JavaScript può essere utilizzato in qualche misura anche per applicazioni desktop e mobile, grazie a framework come Titanium e PhoneGap ed a strumenti come PhantomJS, o server-side, con piattaforme cone node.js. Anche il porting di pattern come il MVVM in framework come Knockout è segno che JavaScript è tornato agli sviluppatori: non più un linguaggio per fare qualche decorazione, ma un vero e proprio linguaggio di programmazione.
E’ vero che tutto ciò è stato possibile grazie alla crescita di altre tecnologie, come una maggiore flessibilità del DOM, l’evoluzione dei CSS e soprattutto HTML5, ma è proprio mantenendo il suo ruolo che JavaScript ha resistito, il ruolo di linguaggio di scripting, di manipolatore di oggetti.
Insomma, JavaScript ha fatto quello che occorre fare in una squadra: mantenere il proprio ruolo. E credo che il suo ruolo sia destinato a durare a lungo.


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