foto dal sito www.juzaphoto.com
l'habitat del lupo etiope (Wikipedia)
Questo lupo, che si nutre essenzialmente di piccoli roditori, è chiamato dalle popolazioni locali anche "volpe dei cavalli", perchè esso segue le giumente durante il parto, per nutrirsi della placenta espulsa.Gran parte dei lavori di ricerca e di protezione su questo animale si deve allo zoologo argentino (ma britannico di adozione, è infatti docente a Oxford) Claudio Sillero-Zubiri e alla Born Free Foundation. I suoi studi portarono alla realizzazione di un vaccino orale contro la rabbia, ancora oggi utilizzato nei programmi di conservazione di questa specie.
In Etiopia esiste, fin da 1974, un programma specifico - l'Ethiopian Wolf Conservation Programme (EWCP), che segue da vicino l'evolversi di questi ultimi esemplari di lupo africano. Dal sito è possibile anche ricavare ogni informazione su questo animale e conoscerne le iniziative e la situazione.
Sebbene le malattie come la rabbia costituiscono la maggiore minaccia per questa specie, l'uomo gioca una parte fondamentale entrando in competizione per l'habitat e con la caccia. In Etiopia la legge condanna fino a due anni di reclusione chi uccide un canide di questa specie.
Nel mondo non si hanno notizie di esemplari di lupo dell'Abbissinia presenti negli zoo o in collezioni private.
Ecco la pagina sul lupo etiope sul Wildlife Conservation Network
La pagina di ArKive con magnifiche immagini di questo lupoEcco la scheda della Lista Rossa dell'IUCN
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