Unica regola: trasgredire. In una vita veloce come i pensieri quando non li puoi più controllare. Una storia bella da raccontare, tra fascino e magnetismo. Un bandito-gentiluomo, il bandito del secolo, "l'uomo d'oro", il rapinatore con cui si complimentarono perfino i vertici di Scotland Yard per l'assalto al deposito valori di Knightsbridge (Londra 1987). La sua vita, le sue sterzate, le contraddizioni, le scelte obbligate e i vicoli ciechi in una raccolta di testimonianze dal ritmo serrato che scoprono le tante zone d'ombra.
Così è Lupo, la biografia di Valerio Viccei. E ci piace raccontarla anche attraverso le prime recensioni dei nostri lettori. E' con le loro parole e le emozioni che trasmettono, che ci piace dirvi chi era e chi è stato questo uomo.
"Un libro da leggere tutto d'un fiato, come una corsa veloce ma breve... testimonianze e ricordi delle persone che gli furono più vicine si alternano allo scambio epistolare tra "l'uomo d'oro" e i suoi familiari. La cronaca di un percorso giudiziario, che s'intreccia con un volo a planare sui sentimenti più profondi. Sfiorando le emozioni di chi è consapevole della propria insostituibilità nel ruolo di padre, madre o sorella in un film non a lieto fine".
Stefano Laurin
"La foto è sbiadita, ma alcuni ricordi personali con Valerio Viccei li ho in mente molto chiari: quando l'ho conosciuto, la foto sulle scale del Palazzo dei Capitani di Ascoli, il suo pastore tedesco, i suoi discorsi duri e convinti, i suoi amici, alcuni anche miei. Una vita all'epoca, 40 anni fa, pericolosa e determinata, guascone e già bandito, con una doppia vita e un senso innato per il crimine. Per la destra giovanile di San Benedetto, un mito, spavaldo negli scontri con gli avversari. Leggendo alcuni passi del libro ho avuto i brividi. Adesso vado al porto e lo finisco di leggere.
Emidio Girolami (titolare della libreria "Nuovi Orizzonti" di San Benedetto del Tronto).
Teresa Valiani
Di Redazione. 11 settembre 2012 | Archiviato in Echi quotidiani