M5S Menfi: “Replica al Sindaco su indennità aumentate: dal M5S nessuna bugia”
Alla replica, la controreplica! Puntuale nella tempestica (dopo un giorno) e precisa nei fatti ci tengono a sottolineare coloro i quali, all’interno del Movimento 5 Stelle, sono andati alla ricerca di documenti per rafforzare e valorizzare, documenti alla mano, la loro tesi.
Qui di seguito, l’articolo completo pubblicato sul sito ufficile del Movimento 5 Stelle di Menfi:
Nel nostro articolo sull’aumento delle indennità all’assessore e al Segretario abbiamo citato, tramite collegamenti ipertestuali, gli atti ufficiali e i documenti istituzionali, a riprova che parliamo di fatti veri e non diciamo “bugie” come il Sindaco Lotà tenta di far credere nella sua replica. Il nostro articolo, inoltre, non aveva lo scopo di far sembrare illegittime le scelte prese dal sindaco e dalla giunta. Sappiamo benissimo che è tutto legittimo.
Piuttosto lo scopo è stato quello di informare i cittadini sulle scelte politiche che l’amministrazione ha fatto riguardo gli argomenti in questione, che noi non condividiamo. E facciamo notare che avere idee diverse su come gestire le risorse economiche non vuol dire “discreditare” l’amministrazione.
Nessuno dice che è illegittimo aumentare l’indennità all’assessore Palminteri, perché c’è un parere della Corte dei Conti che rende perfettamente legittima questa scelta. Ciò che critichiamo è la scelta politica di versare circa 6 mila euro all’anno in più nelle tasche dell’assessore anzicchè destinarli alle necessità della collettività.
Riguardo i capi settore, anche qui il nostro appunto è politico: l’amministrazione passata aveva indicato una direzione da seguire nel senso dell’economicità, cominciando un percorso di riorganizzazione che prevedeva in futuro di portare a 6 il numero dei capi settore, partendo dai 10 precedenti. Questa amministrazione ha deciso tutt’altro, ed è un dato di fatto, una scelta politica che non condividiamo (anche qui niente di illegittimo).
Siamo pronti a sederci ad un tavolo e a valutare una riorganizzazione dei settori comunali finalizzata a massimizzare l’efficienza della macchina comunale e ridurre gli sprechi, per fare cassa e per ridurre le tasse dei cittadini o migliorarne i servizi.
Riguardo la questione del segretario comunale, rimandiamo al mittente le accuse di “mancata conoscenza delle norme e disinformazione”. Anche qui abbiamo pubblicato gli atti e i riferimenti normativi. Non ci siamo inventati nulla.
Sul sito del comune, nella sezione “Operazione Trasparenza”, dovrebbero, per legge (Art. 15 del D.L. n. 33 del 14/03/2013) essere pubblicati i compensi dei funzionari pubblici, segretario compreso. Ad oggi sul sito del Comune non c’è nessuna informazione sui compensi dei funzionari, ne’ atti pubblici che dimostrano che tali compensi sono stati ridotti, come invece sostiene il sindaco nella sua replica.
Quindi, prima di dare dell’ignorante ai cittadini che si informano, suggeriamo all’amministrazione di attivarsi per rendere conforme alla legge la sezione del sito ufficiale del Comune denominata “Operazione Trasparenza” inserendovi i compensi dei funzionari comunali. Solo così i cittadini possono rendersi conto di eventuali riduzioni. Saremo i primi a confermare che il Segretario, nonostante l’aumento dell’indennità di posizione dal 10% al 50%, percepisce un compenso inferiore, come dice il Sindaco, soltanto quando nel sito del comune spunterà l’effettiva indennità da esso percepita la cui comparazione con gli anni precedenti dimostri l’effettiva riduzione del suo compenso. Anche qui nulla di illegittimo: solo una scelta politica che non condividiamo.
In ultimo la questione compensi del nostro portavoce in consiglio comunale: il consigliere Corso ha più volte dichiarato che deciderà (e dichiarerà) di restituire la propria indennità quando avrà la certezza assoluta sulla destinazione che avranno gli importi da restituire. Dichiarare adesso di voler restituire i gettoni di presenza quando ancora non sono stati nemmeno avviati i pagamenti ai consiglieri sarebbe pura propaganda politica.
In ogni caso, tutto si può dire ai portavoce del M5S, ma sulla questione dei compensi non accettiamo indicazioni o provocazioni da nessun altro: ogni nostro portavoce, che sia consigliere comunale, che sia sindaco, consigliere regionale o parlamentare, ha restituito tutto o gran parte del proprio stipendio, mettendo a disposizione della collettività le somme così risparmiate dagli Enti pubblici.