Magazine Astronomia

M78 in tutto il suo splendore

Creato il 19 febbraio 2011 da Stukhtra

Ripresa dall’ESO in Cile

di Marco Cagnotti

Internet ti frega. Ma in realtà non è nemmeno Internet. Prima di Internet c’erano la televisione, i libri, le riviste. La Rete ha solo reso ancora più universale la disseminazione della conoscenza, compresa quella astronomica. Che va bene, ci mancherebbe. Anzi, noi siamo qui a raccontare l’astronomia proprio affinché diventi patrimonio culturale collettivo e magari, nei giovani, susciti qualche curiosità capace poi di stimolare domande, ricerche… magari perfino una carriera futura nell’astrofisica. Tutto bellissimo, sì sì. I problemi si presentano quando le persone, drogate dalle foto spettacolari dei grandi Osservatori, accostano l’occhio all’oculare del telescopio durante una serata di divulgazione e… beh, ci rimangono male. Dove sono i delicati merletti delle nebulose? Dove gli immensi bracci a spirale delle galassie? Dove la miriade di stelle degli ammassi globulari? Nella migliore delle ipotesi, il telescopio offre un debole batuffolo che a stento si stacca dal fondo cielo. Un po’ perché, di fatto, il cielo devastato dall’inquinamento luminoso fa schifo. Ma soprattutto perché il telescopio e l’occhio, pur con le migliori intenzioni, non potranno mai competere con la sensibilità di riprese frutto di ore di raccolta della luce. Sicché verrebbe quasi voglia di non mostrare troppo in giro le splendide immagini dei grandi Osservatori. Poi però l’ESO ti segnala la ripresa più recente e strepitosa della nebulosa a riflessione M78, in Orione, tu la guardi e ti dici, ancora una volta, “No, questa non posso non pubblicarla”. Perciò eccola qua.

M78 in tutto il suo splendore

La nebulosa M78 in Orione ripresa con il telescopio da 2,2 metri dell'ESO a La Silla, in Cile. (Cortesia: ESO)

Continua… (Corriere del Ticino)


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