Doping
INCHIESTE (Germania). Le ultimissime calcio che oggi Calciolab vuole presentarvi sono davvero scottanti. Tutto ha luogo in Germania, dove è diventato pubblico uno studio di Tim Meyer, medico della nazionale teutonica, che ha messo nei guai la Federazione Cacistica tedesca (DFB). Il tema è il doping e la ricerca sembra parlare molto chiaro: nell’annata 2008-2009 sono stati riscontrati valori di ematocrito e di emoglobina insolitamente elevati in nove giocatori delle prime tre divisioni tedesche. Non sono stati fatti nomi da Meyer, ma pare strano che volontari di squadre di Bundes e Zweite Liga si siano sottoposti a controlli antidoping consapevoli dei loro valori sballati. E’ per questo che è arrivata decisa la smentita della DFB: “Doping nel calcio tedesco? Non se ne parla!”.
In quanto presentato nello studio emerge come in test svolti non a sorpresa e con la possibilità delle società e dei singoli giocatori di evitare i prelievi in nove casi i valori di emoglobina siano risultati superiori ai 17 g/dl e in otto casi siano stati registrati valori di ematocrito superiori al 50%. Si tratta di valori che quanto meno richiederebbero uno stretto controllo medico e che potrebbero come lo stesso Meier scrive nello studio “essere indicativi di utilizzo di EPO o di manipolazione del sangue”. Le modalità dello studio sono insufficienti a trarre conclusioni certe: non sono stati esaminati i reticolociti, non è stato preso in considerazione l’andamento nel tempo dei parametri per un singolo giocatore, un mini passaporto biologico. Fatto è che due anni fa il medico della Nazionale rileva questa situazione e la Federazione decide di non procedere e, in modo ancora più singolare, ora lo stesso Tim Meyer sostiene che non vi è la necessità di controlli del sangue e di passaporto biologico nel calcio tedesco.
Costretta a prendere una posizione dagli articoli apparsi sullo Spiegel, la DFB attacca la scientificità dell’analisi: “E’ probabile che nei campioni esaminati siano comparsi valori elevati per un’anomalia genetica, non per uso di sostanze o pratiche probite. Perchè discutere del calcio? Con tali valori si sorvola in altri sport…”. Sono più di 600 i casi studiati dallo staff di Meyer e circa l’1% è risultato sospetto. Possibile che, nonostante l’assenza di un obbligo imposto dalla Federazione, si siano verificate queste anomalie?
Contenuto ceduto in esclusiva dall'agenzia alaNEWS. Riproduzione vietata. Anno 2013.