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Ma che giornale è La Provincia? E il centrosinistra che le si affida che moralità esprime?

Creato il 22 febbraio 2014 da Cremonademocratica @paolozignani

Il giornale La Provincia di Cremona evita accuratamente di dare notizie che riguardino Arvedi, uno dei suoi editori. Documenti pubblici sono resi noti da una testata, che sviluppa le notizie e le diffonde.
Quale città merita un’informazione così parziale? E peraltro così schierata in politica?
Di Arvedi si può parlare correttamente, senza preconcetti. Basta dare le notizie come sono, anche se spiacevoli. Anche la cronaca inoltre può avere uno sguardo ampio, mirare ai progetti, al lungo periodo, alle prospettive. E soprattutto approssimarsi quanto può alla verità. Le acciaierie sono complicate: ovvio che capiti qualche difficoltà. Non è ovvio che non se ne parli.
La Provincia non ha questa forza. I giornalisti che ivi lavorano si trovano in tale condizione.

Per il Pd, come diceva Magnoli da segretario provinciale, “va bene così”. Politicamente pericoloso, detto poi da una vittima, il Magnoli, di continue e ingiustificate bastonate del quotidiano. Il Pd può essere criticato ma è libero. Un giornale deve invece dare le notizie che ha.
Solo il M5S, fra i soggetti politici, ha segnalato la tendenza cremonese al monopolio dell’informazione. Lo ha fatto anche l’Arci in un dibattito l’estate scorsa. Da tempo Rifondazione ha ben presente il problema, che si trova sotto gli occhi di tutti.
E vi sono altre notizie che escono in modo strano. Parlando chi viene citato negli articoli si scopre ogni tanto che le cose stanno diversamente. In questo caso però si entra nell’opinabile.
I documenti pubblici però non sono opinioni.

Il centrosinistra tuttavia continua a non parlare di questo dramma cremonese. Serve un giornale, anche se vende meno che un tempo, che faccia conoscere i candidati. Servono eletti per far sopravvivere il partito. Ma tutto questo è moralmente sgradevole e irrispettoso verso lettori ed elettori.

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