“Con questa pressione fiscale, per un imprenditore evadere le tasse è un dovere morale”. Questa dichiarazione di Silvio Berlusconi, da premier, è stata uno dei ritornelli più graditi allo sfrenato popolo italico, in buona parte così lieto di perseguire il proprio interesse particolare a danno altrui. Un’immoralità che in Italia trova pochi limiti, fra corruzione alle stelle, criminalità organizzata attiva ovunque, ruberie e ladrocini di ogni genere, inefficienza dello Stato e delle classi dirigenti.
(AGI) – Palermo, 10 gen. – Il ritorno di Silvio Berlusconi alla guida del centrodestra e’ negativo per circa i due terzi degli elettori mentre il 26% lo valutano positivamente e il dato cresce al 63% tra chi si colloca in quell’aerea politica per arrivare oltre l’80% tra i votanti del Pdl. Emerge da un sondaggio dell’istituto Demopolis per Otto e Mezzo, il programma de LA7 condotto da Lilli Gruber. Il trend 2008-2013 fotografa un crollo del peso elettorale del Pdl dal 37,4% delle ultime politiche al 13,5% del novembre scorso, ma il ritorno di Berlusconi sembra aver invertito la tendenza e il partito si attesta al 17%, pur senza la lista Meloni-Crosetto-La Russa. La ritrovata alleanza con la Lega piace ad appena un quinto degli elettori di centrodestra ed e’ inopportuna per il 27%. Il 53% tuttavia la ritiene sbagliata ma necessaria. Con la Lega, al 5%, e gli altri partiti alleati, La Russa, Storace e Micciche’, la coalizione di Centro Destra, guidata da Berlusconi, si posiziona oggi al 28%, in recupero di alcuni punti rispetto a dicembre. Tradotto da Demopolis in termini di flussi elettorali, su 13 milioni e 700 mila elettori del Pdl nel 2008, solo 5 milioni e 800 mila, confermerebbero oggi il voto, anche se soltanto 2 milioni e 600 mila opterebbero per un altro partito. (AGI) .
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