Ma cosa ci insegna la vita?

” Cosa ci insegna la vita?”. Tante volte mi sono chiesta se sarò mai in grado di apprendere e soprattutto comprendere almeno alcuni degli insegnamenti invece di correre a testa basta e come un ariete buttare giù muri che alla fine si fanno sempre piu’ spessi. Le corna? Dipende un po’ da cosa si intende, a volte sono una liberazione, a volte uno se le va a cercare per avere una scusa…

Le donne amano gli uomini in maniera totalizzante, o così anche si amano tra di loro. Io a tutto questo pero’ non mi sono mai adeguata e spesso manco a mè stessa, sono caritatevole poi d’affetto. Sono in grado di creare un armistizio poi, è comunque difficile procedere. Quello che pero’ penso davvero è che non esistono condizionamenti esterni capaci di modificare l’amore di una donna per un uomo. E questo lo considero anche un punto di debolezza (nella vita delle donne).

La sola certezza che permane è che non esistono uomini e donne senza paure. Forse soltanto imparando a riconoscerle possiamo davvero dominarle e trasformarle in qualcosa di veramente buono. Persino la paura della morte alla fine ci stare bene, perchè è una paura che conosciamo profondamente. La teniamo sempre vicina la paura di morire, anche mentre raccontiamo ad un amico un episodio e la sentiamo all’improvviso -la paura- per qualche motivo.

Capita di interrogarsi se la parola delle persone, soprattutto quella verbale, non vale piu’ niente, ed è terribile questa considerazione anche per chi scrive, per chi non dà credito alla parola, alla verità. Io devo molto alle parole. La mia libertà la devo solo alla scrittura. Le parole esigono fedeltà.

Anche il rapporto che abbiamo con il lavoro è necessario ed indispensabile. Ci rende liberi e ci mette nella condizione di poter scegliere molte cose della nostra vita. Ci consente di affrancarci dalle dipendenze, prima di tutto da quelle familiari. Il lavoro, anche quello che magari non gratifica immediatamente, dà ad ognuno la possibilità di sistemare il proprio disordine. Tiene lontana l’inquietudine.

Ma…(visto che c’è sempre un ma…) se vogliamo crescere, (e tutti lo vogliamo) possiamo soltanto dire addio ad un sacco di cose, per esempio all’infanzia. Di certo avere una radice “sana” garantisce minore fatica nell’ affermazione di se stessi.

Ma… voi potete accettare l’idea di essere leali per tutta la vita?

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