Una trilogia che, in realtà, di film ne comprende 4 se consideriamo che l'ultimo si sarebbe dovuto chiamare La Tigre dai Denti A Sciabola.
Poi un giorno, sul set, del tutto accidentalmente l'addetto agli effetti speciali Germano Natali rovesciò un secchio contenente il colore che avrebbe dovuto servire a imbrattare di sangue la qualunque cosa e Argento, esultante, ebbe l'intuizione lampante per il titolo definitivo, oltre che per la sigla di chiusura in cui David Hemmings si specchia nella pozza rossa.
Ho amato un po' meno invece il momento in cui ad Argento cominciò a pulsare la vena esoterica, la stessa che lo portò a barattare la mano - che poi era la sua - di un assassino in carne ed ossa con quella di micidiali e malefiche forze soprannaturali.
Fu così che il suo stile sobrio e classico pagò lo scotto di una messa in scena sempre più cruenta, eccessiva e il thriller dalle regole d'oro si tramutò nell'horror fine a se stesso.Dario Argento uccise il suo stile narrativo e ne rimase a sua volta ucciso, con quelle 3 madri (Suspiriorum, Tenebrarum, Lacrimarum) che come 3 parche recisero lentamente quello strepitoso successo che si era costruito nel corso degli anni.
Si comincerà dal secondo, questo settembre. Lo spaventoso collegio di danza di Friburgo (che io credevo definitivamente saltato per aria) riaprirà nuovamente le porte alle malcapitate alunne di tutto il mondo, ignare che ivi si pratichi la magia nera per conto della strega centenaria Elena Markos.
Il piano di lavoro prevede David Gordon Green alla macchina da presa ed una sceneggiatura firmata dallo stesso Argento e da Daria Nicolodi, come fu per la prima stesura nel lontano 1977.Assente la musica dei Goblin e vacante la magnifica Alida Valli.
Ciò premesso e aggiunto che detesto anche i remake e soprattutto quelli che Hollywood ha spacciato ultimamente per tali, non so se sospirare anch'io o invocare l'intervento della temibile Elena Markos per far sì che questa catena di delitti - appunto i remake - possa non avere più luogo grazie ad un sortilegio di magia nera.
Intanto, essendo il film in pre-produzione, impossibile non associare la parte della protagonista e ballerina americana Susy al nome dell'altra famosa danzatrice del brivido da Oscar ne Il Cigno Nero: Natalie Portman. Sarà proprio lei a indossare le scarpette per far muovere i primi passi a questo adattamento?