Magazine Diario personale

Ma davvero costa così tanto?

Da Francesca_82
Eh bé, mica potevo perdermela. Sto in Italia davanti alla tv e mi dicono che c'è Giorgia Cozza di Bebé a costo zero sul ring di Canale5 con la Tata Lucia ed io prendo i pop corn e mi metto comoda mezz'ora per seguire l'imperdibile match.
Allora, tralasciando i luoghi comuni delle due supermamme italiane, la DeGrenet e la... (nonmiricordonemmeno)  ed io dico chi, ma davvero CHI si sente rappresentata dalla DeGrenet, non mi metto manco a commentare niente sulla Panicucci visto che solo con quello che vale il tacco delle sue scarpe noi campiamo un mese, tutti i miei complimenti a Giorgia che ha resistito pure dignitosamente e diplomaticamente quando le toglievano la parola oppure chiedevano conferma alla Tata se fosse "vero" quello che Giorgia diceva, cioè che un bebé vive anche senza avere l'ultimo passeggino alla moda. E come sempre mi è piaciuta la Falcetti che ancora adesso ascolto in radio quando riesco via internet alle 6 del mattino. Ma la questione era: quanto costa un figlio?
Io senza vergogna dico che mi è costato poco, ora non so se è per deformazione professionale mia di adesso visto il voto di povertà o se anche nella mia vita precedente avrei comunque scelto di non comprare quello che c'era nell'elenco davvero infinito che la Panicucci presentava...ma io davvero mi chiedo se sono una madre snaturata o che: cioè parliamone...
Allora, non so se per non tirarmi da sola la sfiga addosso o per incoscienza io non ho mai comprato un bibe e tutto il necessario, boh, non potevo certo sapere il giorno del parto che poi l'allattamento sarebbe andato bene, ad ogni modo non so, è come se non mi fossi posta il problema, rischiando poi magari di dover andare di fretta in farmacia e spendere soldi che in principio erano destinati ad altre cose per comprare qualche chilo -a prezzo di strozzino- di latte in polvere per poi diventare matta per scegliere il biberon, io solo guardando la tramissione e vedendo il biberon tra gli oggetti assolutamente necessari mi sono detta se magari non sia stata davvero scema io a non averci proprio pensato, a comprarne magari solo uno e sterilizzarlo nella pentola a pressione.
Boh, andiamo avanti.
Il fasciatoio, questo coso ingombrante che ritrovo spesso incastrato tra la porta e il bidet a casa di amici e che costringe a manovre e contorsioni per entrare e uscire dal bagno. Non ce l'ho. Mai avuto. Abbiamo sempre e solo steso un asciugamano sul letto e tenuto sul comodino tutto il necessario.
Di seggiolini auto potrei io aprire un concessionario perché ne ho TRE. Anzi quattro. Ho ben tre seggiolini auto per il gruppo 0/1 che mi sono arrivati in regalo ed io non ho certo rifiutato. Uno ce l'abbiamo montato sul Kangoo, l'altro ce l'hanno i nonni, e il terzo addirittura lo tengo come souvenir, insaccato in ripostiglio e lo uso per i grandi eventi (i lunghi viaggi) perché è più comodo e anzi in questo istante è prestato ad un amico che veniva la sorella dall'italia con la bimba. E il quarto ce l'ho in Italia, regalatomi da una sconosciuta dopo aver letto su un gruppo di FB "Te lo regalo se vieni a prenderlo", così almeno visto che è fino a 18 kg o giù di lì Marc è a posto almeno per qualche anno (diciamo...due?) . Si, avete letto bene, se una cosa non arriva da sola io cerco e ravano e chiedo, pongo annunci finché non arriva. Tant'è che domani mi passano un mei-tai!
E queste sono le cose che da comuni cristiani dovremmo avere, come il passeggino (ne ho tre pure di questi, uno qua per il campo quello a cui si stanno per staccare le rotelle, è da combattimento, poi ne ho uno più bello per uscire e uno a casa di mia suocera), il seggiolone....che un giorno apro la porta e vedo questo bellissimo seggiolone di legno rosso che si trasforma poi in seggiolina con il suo tavolino, fantastico.
E quindi le cose sono due:
i bisogni dei bambini sono in verità i bisogni delle madri che il figlio abbia di tutto e tutto vuol dire che appena nato ha già un paio di scarpe che l'aspettano, come se il figlio davvero un giorno rinfacciasse ai genitori "mi hai cambiato i pannolini pieni di merda su un fasciatoio di seconda mano, come hai osato" oppure ci si vergogna a riciclare, chiedere, riusare, ci si sente costretti a dover comprare e fare una lista battesimo addirittura...(questa sarebbe magari una buona scusa per tornare credenti per un giorno).
Io rimango allibita di come davvero in un mondo dove c'è tanto spreco e tanta povertà i bambini siano ancora usati come status symbol, poveretti. Dove dietro a dei veri bisogni primari (la protezione, il calore, il cibo) ci sia un marketing da paura, fortuna che ho studiato Biologia e non Comunicazione, non ce l'avrei fatta!
E se come credo è veramente una questione di vergognarsi o quasi a riciclare, bè per me a questo punto ne faccio davvero una questione politica e sociale, perché poi passa il messaggio che fare i figli è una questione economica e non d'amore.
Durante la tramissione (che poi non mi sembrava di pretendere tanto), non ho mai sentito parlare di questo, che i figli sono un atto d'amore, mica un mutuo in banca.
Che tristezza regaz... sono rimasta veramente amareggiata ed io se fossi stata là al posto di Giorgia non avrei davvero avuto tanta diplomazia.
Sapete poi che? Il nostro parto ci è costato circa 1800€,  che abbiamo pagato un po' alla volta e per cui davvero io e Raul non ci siamo tolti sfizi per mesi. Io per poter partorire di nuovo così sarei disposta a pagare anche il doppio, ovviamente non è nemmeno qualcosa che puoi farti "regalare" e quindi abbiamo fatto i nostri sforzi per essere puntuali nei pagamenti. Ma siamo davvero sicuri che al contrario della carrozzina dell'Inglesina (leggo 1200€) la nascita di Marc sia l'evento che lo abbia segnato  nel profondo.
E di questo lui mi dice grazie ogni giorno!

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