Ma davvero Ratzinger ha benedetto la promotrice della legge ugandese "Ammazza i gay"?

Creato il 22 dicembre 2012 da Andream

Ancora un altro scandalo per Ratzinger. Sui media nazionali e internazionali si è diffusa la notizia dell'incontro tra il pontefice e Rebecca Kadaga, presidente del parlamento ugandese e promotrice di una legge anti-omosessuali, anche nota come "Kill the Gays" perché prevedeva la pena di morte per alcuni omosessuali. Ratzinger è stato criticato per aver accolto e benedetto Kadaga praticamente nello stesso periodo in cui ha diffuso un messaggio in cui definisce le unioni tra omosessuali "ferita alla giustizia e alla pace".

La legge ugandese "Uccidi l'omosessuale"

Ecco come Wikipedia (quella inglese, la versione italiana non ha una pagina corrispondente) descrive la legge anti-omosessualità ugandese:

La Proposta di legge Anti-Omosessualità ugandese (spesso chiamata la "proposta di legge Uccidi gli omosessuali" dai media) è una proposta legislativa che amplierebbe la criminalizzazione delle relazioni tra persone dello stesso sesso in Uganda, dividendo il comportamento omosessuale in due categorie: "omosessualità aggravata", in cui il reo sarebbe punito con la pena di morte, e "reato di omosessualità", in cui il reo sarebbe punito con l'ergastolo. L'"omosessualità aggravata" è definita in modo da includere atti omosessuali compiuti da una persona che sia HIV-positiva, che sia un genitore o una figura di autorità, o che somministri sostanze intossicanti, oltre ad atti omosessuali compiuti su minori o persone con disabilità, e infine i pregiudicati. Il "reato di omosessualità" è definito in modo da includere rapporti sessuali tra persone dello stesso sesso, la partecipazione in un matrimonio tra persone dello stesso sesso, o il tentativo di compiere un reato di omosessualità aggravata. La proposta di legge include provvedimenti contro gli ugandesi che siano coinvolti in rapporti tra persone dello stesso sesso al di fuori dell'Uganda, affermando che possono essere estradati per essere puniti in Uganda, e include punizioni per individui, aziende, gruppi di informazione o organizzazioni non governative che siano a conoscenza di persone omosessuali o sostengano i diritti LGBT.

La legge è stata proposta nel 2009, ed è stata ispirata da diversi gruppi di cristiani evangelici statunitensi, ma ha subito un forte rallentamento a causa delle pressioni internazionali, ivi incluse quelle del Vaticano. Nel 2011 l'attivista ugandese per i diritti omosessuali è stato assassinato dopo che un giornale locale aveva pubblicato una foto che lo ritraeva insieme ad altri omosessuali sotto un titolo che invitava a "impiccarli".


Nel novembre 2012, Rebecca Kadaga ha promesso agli ugandesi che la proposta anti-omosessuali sarebbe divenuta legge entro dicembre, come "regalo di Natale" per gli ugandesi. Successivamente la legge è stata riproposta in parlamento, sebbene la pena di morte per l'"omosessualità aggravata" sia stata convertita in ergastolo.

L'incontro tra Kadaga e Ratzinger, tra benedizioni e smentite

Kadaga si è recata a Roma a dicembre, per partecipare insieme alla delegazione parlamentare ugandese alla " Settima Assemblea dei Parlamentari per la Corte Penale Internazionale e lo stato di diritto"; in quell'occasione ha partecipato anche all'udienza generale di mercoledì 12 dicembre, e ha avuto l'occasione di incontrarlo, di baciargli la mano, di parlargli per qualche secondo e di donargli una raffigurazione del santuario dei Martiri ugandesi di Namugongo.

Sul sito del parlamento ugandese è comparso l'articolo " Speaker Kadaga receives blessings from the Pope at Vatican mass" ("La presidente Kadaga riceve le benedizioni del Papa alla messa in Vaticano"):

Papa Benedetto XVI ha benedetto il Presidente del Parlamento ugandese on. Rebecca Kadaga durante una messa frequentata da migliaia di pellegrini in Vaticano, mercoledì.
[...]
I deputati Paula Turyahikayo, Elijah Okupa, Abdu Katuntu, Betti Amongi e Chris Baryomunsi,che hanno accompagnato la Presidente, si sono allo stesso modo detti compiaciuti dall'evento, sottolineando che la loro fede è stata rinnovata dalle benedizioni del Papa.

Flavio Romani, presidente di Arcigay, ha così commentato l'evento:

[...] con la benedizione data ieri in Vaticano alla delegazione parlamentare ugandese guidata dalla portavoce Rebecca Kadaga, una delle più forti promotrici della 'Kill the Gay Bill', [...] Benedetto XVI continua a rappresentarsi come un apostolo di ingiustizia, divisione e discriminazione ai danni delle persone omosessuali, lesbiche e transessuali. E' necessario che la società civile e i rappresentanti politici, a tutti i livelli, facciano sentire le loro parole di condanna di fronte ad atti e parole così gravi".

Secondo il portavoce vaticano Federico Lombardi ha smentito la benedizione:

"non c'era nessun tipo di particolare rapporto con la delegazione né c'è stata una benedizione". Il gruppo di parlamentari ugandesi è passato a salutare il papa "come tutti quelli che partecipano all'udienza" e questo "non è assolutamente un segno di approvazione specifica per le attività svolte o le proposte avanzate da Kadaga".

Conclusioni e considerazioni

Pare dunque che Ratzinger non abbia benedetto Kadaga; lo dice Lombardi, è compatibile con l'avversione vaticana per la prima formulazione della legge e l'unica fonte che riporta la benedizione, quella ugandese, sembra alquanto propagandistica, incapace di distinguere un'udienza generale da una messa.

E' però certo che Ratzinger abbia ricevuto Kadaga in termini cordiali e si può discutere dell'opportunità di questo gesto. Considerato che la legge anti-omosessuali è di matrice cristiana, che le posizioni anti-omosessuali di Ratzinger sono note (si veda la sua definizione del matrimonio tra persone dello stesso sesso come una "ferita alla giustizia e alla pace") e che era prevedibile che questo gesto fosse interpretato come un sostegno alla parlamentare ugandese (come infatti è avvenuto), forse sarebbe stato meglio se Ratzinger avesse detto due parole di deprecazione per questa legge.

Anche perché i diritti umani sono ben più importanti del "valore non negoziabile" dei soldi pubblici alle scuole private.

Adam Lee, " Reasons to Quit the Catholic Church: A Coda", Daylight Atheism, 21 dicembre 2012; Alessandro Speciale, " Perché Benedetto XVI riceve politici anti-gay?", Vatican Insider, 15 dicembre 2012.


Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :