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Ma dove sono finite le pantere grigie ?

Da Nullaecomeappare

Post scritto il 16 dicembre 2012

Voi avete gli orologi, noi abbiamo il tempo. Manifesto generazionale per non rinunciare al futuro

Cito un libro interessante scritto da Federico Rampini

rampini

Ma dove sono finite  “le pantere grigie” ?
A parte il fatto che io ,nata negli anni cinquanta,so ancora riconoscere anche solo con una semplice occhiata chi si potrebbe definire  tale,ed io in giro non ne vedo,

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ho il vago sospetto che ormai siano quasi tutti andati lontano dall’Italia.
Facciamo l’esempio di Federico Rampini,pantera grigia per eccellenza.
Lui vive quasi perennemente in America o viaggiando qua e là.
Insomma qui in Italia ci sono rimasti solo i bamboccioni o i padri dei bamboccioni…bamboccioni a loro volta.
Quelli tutti stempiati,senza piu’ un capello in testa, quelli con l’aria perennemente da  sfigati.
Ecco forse Gad Lerner potrebbe essere un esempio Italiano di pantera grigia.
Non c’è alcun nesso tra la quantità di capelli , ovviamente, e l’essere di questa categoria.
Pero’,chissà perchè?.. mi sorege un dubbio…comunque ,quelli veri, non hanno certamente una calotta plastificata in testa!!!
Di baby boomers non se ne vede neppure l’ombra , se non  sporadicamente ,insisto su questo concetto.
Io ,quindi, auspico l’arrivo o la ricomparsa di tantissime “pantere grigie” .Anche in politica.
Forse avremmo ancora qualche speranza che l’Italia possa cambiare.

Ecco cosa scrive Gad Lerner sulle Pantere Grige:

http://www.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/2012/11/07/news/fate_spazio_alle_pantere_grigie_manifesto_per_il_futuro_dei_50enni-46059784/

 

Oggi….

Proseguo questo post per esternare tutti i miei dubbi che qualche cosa possa veramente cambiare in Italia.Visti ed ascoltati i dibattiti politici di questi ultimi giorni mi rendo conto che a nessuno dei nostri politici interessa molto lo stato economico del nostro Paese e di conseguenza il declino in cui stiamo sprofondando.

Dico semplicemente che sono profondamente sfiduciata.

E riporto un monologo di Giorgio Gaber tratto da “Polli d’allevamento”


Filed under: società

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