Ma dove vai bellezza in bicicletta?
Creato il 27 dicembre 2013 da Manuel
ANCHE LE BICICLETTE ROSA HANNO RIEMPITO LE BORRACCE E GONFIATO LE RUOTE. IN GENERALE QUALCHE BUONA NOTIZIA SI FA VEDERE, MA SENZA ENTUSIASMI. In attesa di vedere il calendario FCI per la nuova stagione – non dovrebbe mancar poi tanto all’apparizione sul sito dell’Ente – ci sono notizie positive riguardanti alcune corse. Il Giro del Trentino tornerà ad avere una terza giornata di gara e pare che il Giro potrebbe ritrovare le dieci giornate di corsa. Speriamo invece che ci siano i soldi per farlo prima di annunciare aspettative così rosee. Comunque già una gara di otto tappe, vedi l’ultima edizione – con una cronometro magari allungata di altri 4 o 5 chilometri (16 l’ultima), e mettendo una decina di chilometri in più ad ogni frazione – non sarebbe poi male. In compenso abbiamo un’altra cancellazione della Classica meno Classica di tutte le Classiche: Camin. Gara che – essendo appunto una Classica – negli ultimi anni si corre ad annate alterne. Un po’ come la partita a scacchi di Marostica, forse la considerano già un’appuntamento storico e allora di qui la scelta. L’organizzazione ne ha dato notizia rimarcando subito che stanno lavorando all’edizione 2015 con un possibile cambiamento del percorso. Che il ponte poco prima dell’arrivo – con pendenze che sfiorano l’1e mezzo % – sia stato ritenuto troppo arduo come gara d’inizio stagione? O forse hanno ritenuto che una corsa classificata come ‘internazionale’ potrebbe avere un’arrivo in un posto meno di periferia? Intanto però ecco un’altra gara saltata. In teoria dovrebbe saltare anche il Giro di Toscana, visto che Fanini si è sentito tradito dalle cicliste ‘scioperanti’ quest’anno per via delle strade poco sicure, dichiarando la fine della classica settembrina. Ma in molti ritengono che sia tutto un teatrino tipo Paperone quando perde mezzo dollaro; “Oh, povero me, me derelitto, sono rovinato” e cose di questo tipo. Pedalando si ripartirà con l’olandese Vos in cima ai pronostici. Speranza delle atlete che hanno a che fare con lei, che sia talmente ‘gonfia’ di vittorie per cui una stagione la viva in maniera meno cattiva e affamata. L’Italia dovrebbe appoggiarsi a Longo Borghini, Ratto e Scandolara come forze fresche, con le ‘vecchie’ Bronzini, Guderzo e non si sa bene se Cantele o meno, visto che la capitana della BePink si è ritirata per poi tirar fuori un; “Forse, magari, vediamo,…” e cose così. Non è da escludere che questo desiderio di ritirarsi senza farlo veramente, sia dipeso dal fatto che all’ultimo Giro d’Italia ha dovuto in extremis rinunciare al parteciparvi. Dovrebbe tornare in gruppo Monia Baccaille, che al momento dell’uscita dal plotone era la seconda velocista italiana dopo la Bronzini, e dopo una stagione di stop causa pappe, pannolini e biberon. A livello estero, oltre alla Vos, ritroveremo in gruppo la britannica Pooley – una stagione di secondo livello ciclistico pare causa studi – e sino a fine novembre si vociferava sulla Brandly, per lei tre Giri d’Italia vinti, in procinto di tornare. Altri motivi d’interesse possono essere: 1) Mara Abbott centrerà il tris al Giro? 2) Claudia Hausler si sta riprendendo dopo due stagioni zoppicanti e grigie? 3) Evelyn Stevens riuscirà a fare il salto in alto? 4) Una ciclista italiana riuscirà a vincere una tappa del Giro, senza che lo faccia perché la Vos piglia un tombino balordo a poche decine di metri dal traguardo rischiando l’osso del collo? 5) La visibilità del movimento d’informazione, l’ACCPI e le questioni assicurative di cui non si sa un’accidenti di niente, la sicurezza dei percorsi nelle gare rosa, queste cosucce avranno avuto giovamento? Intanto vediamo se per quanto concerne le corse ci sarà carne al fuoco, attendendo notizie FCI, perché puoi menarla fin che ti pare con la voglia di fare bello questo e quest’altro, ma se le gare non ci sono meglio tirar fuori le carte che ci facciamo una briscola e chi perde paga un bicchiere!
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