Questa mattina, banale visita ginecologica di controllo.
Ultimamente avevo un pò disertato, lo confesso, quindi – in pratica - sono andata a costituirmi.
Essendo la prima visita con questa dottoressa, ho dovuto ripetere il solito pistolotto.
“Casi di tumore nella sua famiglia ce ne sono?”
“A parte me, mia mamma, mia nonna e le mie bisnonne no.”
“Ottimo. Con i controlli come stai messa?”
Le spiego che ci sono diverse cose che non sono in ordine e che devo fare i controlli ogni 3 mesi, che non si è riusciti a capire cos’è che non funzioni più e che ho deciso di smettere con gli accertamenti, limitandomi al solo follow-up per il linfoma, che è già più che sufficiente dato che, appunto, è trimestrale e non annuale come sarebbe normale dopo 6 anni.
A questo punto, la ginecologa ha fatto un commento prima e una domanda poi che mi hanno molto colpita.
“Romina, lei lo sa che deve iniziare a rassegnarsi al fatto che, molto semplicemente, nel suo corpo si è rotto un equilibrio e che per tutta la vita avrà sempre problemi con i linfonodi, con episodi che i medici non riusciranno a ricondurre a nulla di specifico perchè, molto semplicemente, per lei ora le cose stanno così e non potrà farci niente?”
Dottoressa cara…lo so? Si, lo so. Ci ho messo anni per capirlo e ci sono arrivata solo di recente. Mi sono fatta rivoltare come un calzino per anni prima di capirlo. Ci sono voluti anni di “Boh, è strano, io non capisco. Prova a parlare con l’immunologo/neurologo/endocrinologo/otorinolaringoiatra/dentista/callista/parrucchiere perchè la situazione è strana e io non la capisco.” Ora lo so che la situazione non è che è strana, semplicemente, è così, punto. Si, dottoressa, mi sono rassegnata all’idea. Ma non significa che questo mi piaccia. Significa solo che devo farmelo andare bene.
“Quanto al follow-trimestrale per quanto riguarda invece il linfoma, lei come lo vive?”
Giuro che è la prima volta che trovo un medico – prescindendo dalla specializzazione – che mi fa questa domanda. Come lo vivo? In questa fase male, ma grazie lo stesso per aver chiesto. Già questa domanda così umana mi fa stare meglio, però.