Ma ma, sei cambiato…

A chi non è capitato di sentirsi dire: “Sei cambiato, non sei più lo stesso”.
Di solito te lo senti dire dagli amici che si sentono esclusi da una tua eventuale “nuova vita” (una nuova storia d’amore, nuovi rapporti di amicizia, nuovo lavoro, nuovi eventi, ecc…). Oltre agli amici, possono essere anche i genitori (ma direi che succede meno frequentemente), o perchè no, il/la proprio/a compagno/a.
Nel primo caso, succede sempre dai 18 anni, quando ti senti di avere il potere tra le mani, quando inizi a realizzare che finalmente tutto ciò che non potevi fare ora lo puoi fare senza dar conto agli altri. Nel secondo caso, si è davvero nei guai, perchè al 99% si risolve lasciandosi, e questo farà male solo a te.

Ma ahimè, nell’arco degli anni è normale cambiare. Più si cresce e più si acquista una certa maturità. Ma di fondo si è sempre gli stessi.

Oggi sembra essere il giorno del giudizio: accusato di snobbismo, accusato di freddezza, addirittura è stata accusata anche Milano, e si, perchè è lei che mi ha cambiato.

Per carità, sono il primo ad ammettere che qualcosa è successo, ma non mi sembra il caso di fare un processo. Se dovessimo dire tutte le cose che ci possono dar fastidio, penso che staremo dalla mattina alla sera a lamentarci, quindi invito, gentilmente, a contare fino a 10, ricontare, fallo un’altra volta, fai la giravolta, e prima di sparare sentenze, pensare a come si è.

E che poi essere categorici è facilissimo. Se può essere una soluzione, non ho problemi ad usarla.

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