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Ma non è mica una guerra civile

Creato il 14 maggio 2011 da Jitsumu
Ma non è mica una guerra civileIl Consiglio di Sicurezza dell'Onu, riunitosi il 28 aprile, non è riuscito ad approvare una dichiarazione di condanna al regime siriano per la sanguinosa repressione che è ormai in atto da settimane, e che ad oggi ha causato almeno 800 morti e migliaia di arresti tra i manifestanti. Il motivo per cui non si è giunti a una risoluzione analoga alla numero 1973 sulla Libia consiste nel fatto che, a differenza del paese africano,  in Siria per il momento non esistono due forze contrapposte che combattono per il potere; non esiste, cioè, una guerra civile, ma soltanto rivolte tutto sommato circoscritte. Questo in sostanza il motivo per cui Cina Russia e Libano hanno respinto una possibile risoluzione, evitare una possibile guerra civile nel paese siriano. Ma oltre 800 morti e migliaia di arresti indiscriminati in meno di due mesi sono meno gravi di una guerra civile? Ne consegue per caso che se la repressione di un regime è talmente sanguinaria e violenta da impedire il sollevarsi di una rivolta generalizzata allora le Nazioni Unite possono ritenere superfluo un intervento politico di condanna? Se Gheddafi avesse avuto la forza di reprimere nel sangue in modo ancora più massiccio il suo popolo allora l’Onu non avrebbe approvato neanche la risoluzione 1973? Cina e Russia come è noto rifiutano la pratica dell’ingerenza negli affari interni degli altri paesi, ma lo scetticismo verso una risoluzione appare incomprensibile per paesi come ad esempio il Libano, che non è in rapporti propriamente definibili come amichevoli con la Siria. Intanto una missione di alto livello dell'Onu si sta preparando per andare sul posto, anche se ad oggi non si è ancora ricevuta risposta da Damasco. Ma al di là di queste blande pressioni su Assad, il cui potere comincia peraltro a scricchiolare dopo le dimissioni di membri del partito di governo appartenenti alla regione di Deraa, i membri all'interno del Consiglio sono divisi per la sola ragione che destabilizzare la Siria significa destabilizzare l'intera polveriera della rivolta araba, significa creare complicazioni in tutta la regione poichè questo paese rappresenta la chiave di volta della sicurezza in tutto il Medio Oriente. Israele, Stati Uniti, Iran, Arabia Saudita temono ogni capovolgimento dello status quo in un senso o nell'altro e preferiscono aspettare di vedere se lo scenario siriano si inabissi in un punto di non ritorno per Assad prima di intervenire. Si parla infatti anche di scontri armati avvenuti tra diversi reparti dell’esercito, dovuti ad opinioni contrastanti sulla feroce modalità dei metodi usati per sedare la rivolta. Ma mentre il mondo può permettersi una guerra in Libia, per la Siria invece teme particolarmente la caduta del regime di Damasco, forse l’unico baluardo rimasto contro un deterioramento della situazione delle rivolte. Quindi centinaia di altri siriani saranno lasciati a loro stessi nella loro lotta per la libertà e la democrazia. Come appaiono viscidi, ricordandoli, i commenti dei leader mondiali sulla necessità impellente di difendere i civili libici.
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