Primula sa che io l'amo e mi ama, ma dentro di sé ha un nugolo di sentimenti che vorrebbe tirar fuori e non può: si aiuta a gesti, a parole smozzicate. Non che m'importi per me, ma soffro per lei. Lo vedo, sarebbe felice di farmi un discorso, raccontarmi di più, trovare tenerezza, ma tutto quel che ha dentro resta lì, perché le mancano le parole. Io le dico: "Non preoccuparti, capisco lo stesso, so cosa vorresti dirmi", ma non le basta, non può bastarle.
Roberto Vecchioni, "Il libraio di Selinunte"