Ma perché no?!!!

Creato il 03 aprile 2011 da Gianbarly
Nel 1994 le elezioni furono vinte dal PDS. Il deludente risultato di Forza Italia, solo terza, indusse il suo fondatore ad abbandonare la politca e a ritornare ad occuparsi a tempo pieno delle sue aziende. Oggi quasi nessuno ricorda questa sua avventura, ma certamente le magnifiche feste che si tengono nelle numerose ville di sua proprietà.
Il governo Occhetto avviò una serie di riforme, soprattutto per rendere più flessibile il mercato del lavoro.
Però la sinistra, pur impegnandosi in una profonda trasformazione del paese, si divise su alcune questioni di principio, che portarono alla caduta del governo nel 1996. Prodi, chiamato a guidare una più ampia coalizione che comprendeva i cattolici progressisiti, vinse quella tornata elettorale.
Egli caratterizzò la sua azione di governo con due fasi, corrispondenti a due importanti obiettivi: il primo fu l'entrata dell'Italia nell'euro (che gli riuscì nonostante una forte avversione di alcuni importanti partner, prima di tutti la Gernamia) e il secondo con la modernizzazione dello stato. Sorretto dal consenso popolare e dalle forze produttive riuscì a mettere mano ai due pilastri dell'efficienza: la riforma della giustizia che ci consente oggi di avere la certezza del diritto in tempi congrui e la semplificazione amministrativa, che ha abbattuto gran parte dei vincoli che rendevano difficile l'attività delle imprese.
Il vento del cambiamento portò le aziende straniere ad investire in Italia. L'azione del governo fece in modo di indirizzare tali investimenti nelle energie rinnovabili, nella cultura e nel turismo.
Nonostante avesse raggiunto importanti obbiettivi, Prodi perse le elezioni del 2001. Negli anni precedenti la minoranza di centrodestra era riuscita a superare le antiche barriere ideologiche, arrivando alla formazione del Partito Conservatore. Gli elementi più aperti ed innovatori di quell'area avevano isolato le frange più estreme proponendosi come una destra moderna, aperta ai cambiamenti della società. Avevano incalzato il governo su questioni importanti come la sicurezza e le tasse, riuscendo a proporsi come un'alternativa affdabile al centrosinistra.
Il Partito Conservatore vinse le elezioni del 2001, dando via al governo Pisanu. Nei cinque anni successivi il nuovo Capo del Governo si mosse in parte sulla scia di quanto di buono era stato ereditato dal predecessore. In parte si dedicò invece ai problemi dell'immigrazione. Avviò anche un piano di opere pubbliche volto a modernizzare le infrastrutture produttive.
Le elezioni del 2006 furono caratterizzate dalla comparsa sulla scena di una nuova leva di politici, i cosidetti "quarantenni".
Il Partito Democratico di Renzi le vinse di misura.
Durante il suo mandato si impegnò sul fronte dello sviluppo sostenibile e delle produzioni di eccellenza per sostenere l'impatto della concorrenza dei paesi emergenti, come Cina, India e Brasile.
Infine, è storia recente, il Partito Conservatore vinse le elezioni del 2011 con un programma di contenimento della crisi economica che aveva investito tutto l'occidente. Grazie alle riforme fatte negli anni precedenti, alla supremazia tecnologica nel campo delle energie alternative e all'enorme sviluppo del turismo, l'Italia superò meglio egli altri paesi la crisi, iniziando un periodo di grande sviluppo.
Oggi, nel 2015, il nostro paese presenta a tutto il mondo le sue realizzazioni con la grande Expo Mondiale di Milano. Il progetto curato da due delle menti più illuminate dei nostri tempi, Petrini e Boeri, farà vedere a tutto il piaeta come si possa coniugare lo sviluppo con l'attenzione per l'ambiente, quanto sia conveniente per i governi e per le industrie un progresso sostenibile...
Ma ...  cos'è questo rumore? 
OH CAZZO! E' GIA' ORA DI ALZARSI!

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