Ma siamo proprio sicuri che il progetto i 100 laghi del Salento leccese troverà 100 cave abbandonate da valorizzare? Insomma queste cave potranno divenire un luogo fiabesco di accumulo dell’acqua che altrimenti se ne andrebbe nelle viscere del Salento leccese?
Nel Salento leccese ci sono circa 600 cave esauste
In Puglia come in quasi tutte le regioni del Sud, manca un preciso censimento delle cave; lavoro che richiede professionalità, personale adeguato e conoscenza del territorio. Da una stima superficiale si rileva che le cave in disuso sono in numero maggiore di quelle in attività. Nella provincia di Lecce, estesa per 2.759,39 chilometri quadrati vi sono all’incirca 20 cave abbandonate per ogni 100 chilometri quadrati ovvero in totale 550 cave che sarebbero in media 5 cave in ognuno dei 100 Comuni della Provincia.
Un Regio decreto del 1927 regola l'attività delle caveLa coltivazione delle cave è fatta seguendo ciò che stabilisce la legge e specificamente l'articolo 45 del regio decreto 29/07/’27, n. 1443 ("legge mineraria"), modificato dall'articolo 7 del DPR 28/06/’55, n. 620 e dalle successive modificazioni. Questa legge permette al proprietario del suolo dove c’è la cava di fare praticamente tutto quello che vuole!
Il proprietario della cava è libero di fare quello che vuoleInsomma uno acquista un terreno, lo coltiva a cava, poi quando ha finito lascia le cave aperte ed abbandonate. Come dici? Non è possibile? Come non hai visto nemmeno una delle 550 cave che ci sono nel Salento leccese? Hai notato qualche recupero paesaggistico? Nulla! Quello a cui esistiamo tutti è solo scempio paesaggistico ambientale, con gravi ripercussioni nel territorio.
La sete del Parco Naturale Regionale "Costa Otranto S.M. di Leuca - Bosco di Tricase
Oggi sono stato ad Andrano dove ho ascoltato l’accorato appello del presidente della Cooperativa “Nuova Contadina” che implorava l’acqua. In quella zona c’è solo acqua salata ed è vietato l’emungimento dalla falda.
12 Comuni senza acqua per l'agricolturaLa cornice era una progettazione partecipata del parco Naturale Regionale "Costa Otranto S.M. di Leuca - Bosco di Tricase http://www.parcootrantoleuca.it/ i comuni che ne fanno parte sono 12: Alessano, Andrano, Castrignano del Capo, Castro, Corsano, Diso, Gagliano del Capo, Ortelle, Otranto, Santa Cesarea Terme, Tiggiano e Tricase ed è statisticamente possibile individuare un minimo di 60 cave dismesse che potrebbero divenire luoghi fiabeschi di accumulo dell’acqua che invece va a finire a mare sottraendo chilometri di costa che potrebbero essere utilizzati per la balneazione e quindi dando di che vivere ai cittadini di queste bellissime contrade a Su Est.
Il progetto “i 100 laghi del Salento leccese” darebbe la possibilità di ottenere la risistemazione ambientale del sito una volta cessata l’attività di estrazione. Insomma si tratta oltre che di una proposta che farebbe il bene di questo territorio anche di un vero e proprio piano di recupero del sito ad attività esaurita.
Quindi appuntamento per il Convegno Internazionale che si terrà il 3 giugno 2011 a Tricase ( Palazzo dei Principi Gallone – Sala del Trono ) anche perché come ho potuto riscontrare stasera le problematiche connesse al tema sono oggetto di forte attenzione in questi paesi che si affacciano al bacino del Mediterraneo e che hanno risorse umane e professionali per risolvere il problema dell’assenza di acqua per l’agricoltura.