
- I Cani chi?
- Come sarebbe? Non conosci I Cani?!
I Cani la band, il gruppo, insomma, quelli là. Il fenomeno indie del momento.
Che poi I Cani lo sono da un anno circa, il fenomeno indie, la nuova scoperta.
Che sei fico se li conosci.
Altrimenti no. Niente. Non è cosa per te.
Ti piacciono da matti o ti fanno cagare.
E, se tieni almeno un minimo al tuo status sociale – in quel mondo lì, quello indie, che forse è troppo piccolo, un po’ sfigato, ma delle volte può essere accogliente e addirittura ci si può stare bene – ecco, allora devi esserti documentato su I Cani.
Di tempo ne hai avuto a sufficienza.
Da che se n’è parlato sul web, sono usciti i primi singoli, le foto di cani di stazza piccola media grande, i video, il Sorprendente album d’esordio dei Cani, il primo concerto al Miami di quest’estate e, infine, il tour.
Insomma, di cose ne sono successe ai Cani. Che davvero è impossibile non averne sentito parlare – a patto che tu un minimo faccia parte di quel mondo là, di cui si diceva prima.
E i Pariolini di 18 anni, le Velleità, le Coppie, Hipsteria, Wes Anderson dove li metti?
E la pelle, la finta pelle,andrò a NY a lavorare da American Apparel
io ti assicuro che lo faccio
O se non altro vado al parco e leggo David Foster Wallace.
E dì la verità, che il libro di David ce l’hai sul comodino.
Sul comodino ho detto. Non dentro lo zaino. Ché è troppo pesante per portarlo in giro con le sue milleduecentottantuno pagine comprensive di note.
E quante volte ti sei sentito d’accordo con i Cani nel pensare che i cattivi non sono cattivi davvero, e i nemici non sono nemici, davvero, ma nemmeno i buoni non sono buoni, davvero? Eh? Quante?
Io un sacco di volte.
È perché loro ci sanno fare. Con quelle canzoni un po’ tutte uguali, con la base elettronica e quelle prese per il culo che sono anche delle dichiarazioni d’amore per un mondo un po’ del cazzo.
E poi fanno le cover degli 883 e se ne fottono.
Ecco, sì, se ne fottono.





